Nel circus rivoluzionato dalle nuove regole dominano le Brawn Gp
Larivoluzione diffusori, certo. Ma anche ricorsi poi ritirati, penalità, alettoni irregolari e quant'altro. Una serie di colpi di scena che ha modificato per ben due volte la griglia di partenza del Gp d'Australia dopo che le qualifiche ufficiali erano terminate da un pezzo. Il tutto senza intaccare, però, le certezze del venerdì: le tre scuderie che montato i contestati diffusori volano, e ieri a recitare il ruolo da protagonista è stata la Brawn Gp, che ha piazzato Button e Barrichello ai primi due posti della pit lane con irrisoria facilità. Niente male per una scuderia nata solo un mese fa sulle ceneri della Honda e che ora può fare incetta di punti nelle prime gare della stagione. Brawn, inoltre, può sorridere per la sposorizzazione ottenuta dalla multinazionale Virgin, il cui logo ieri campeggiava per la prima volta sulle monoposto bianche. E gli altri? Maluccio le Ferrari, male Alonso, malissimo le McLaren. Massa e Raikkonen hanno chiuso le qualifiche rispettivamente col settimo e nono tempo, separati dalla Toyota di Trulli. Alonso dodicesimo e Hamilton quindicesimo non sono neanche riusciti a qualificarsi al Q3, con l'inglese campione del mondo che ha addirittura rinunciato a partecipare al Q2 per problemi al cambio della sua monoposto. Questo prima che i commissari rivoluzionassero nuovamente la griglia. All'auto di Hamilton, infatti, è stato sostituito il cambio - che di norma dovrebbe durare quattro Gp - e così l'inglese è stato retrocesso in fondo al gruppo. Poi è stata la volta delle Toyota di Glock e Trulli, che avevano chiuso al sesto e all'ottavo posto e sono state squalificate in virtù di un alettone posteriore «troppo flessibile». Per loro retrocessione in ultima fila con Hamilton che diventa 18° e le due Ferrari sesta e settima. Considerate le premesse della vigilia, un risultato da non buttare. Belle sorprese da Vettel e Kubica. Il promettente tedesco ha guidano la Red Bull al terzo posto, davanti al polacco della Bmw, ed entrambi si possono vantare di essere i primi tra i piloti senza diffusori «irregolari». C'è stato anche il tempo per un ricorso della Williams contro i deflettori delle pance di Ferrari e Red Bull, ritirato prima ancora che i commissari si pronunciassero. Se si confronta il risultato delle qualifiche con la griglia dell'anno scorso, la rivoluzione è netta. Nel 2008 Hamilton era in pole, Massa quarto, Button tredicesimo. Se Ecclestone voleva un Mondiale ricco di colpi di scena, segnato dall'attesa spasmodica per la prima gara, è riuscito nel suo intento. Gli appassionati sono incuriositi dal capovolgimento dei valori in pista, ma bisognerà vedere come reagiranno a un eventuale accoglimento del ricorso di Ferrari & Co. contro i «diffusori» sospetti, sul quale la Corte d'Appello Fia si pronuncerà il 14 aprile, dopo che sarà stato corso anche il Gp di Malesia. Intanto, preparandosi al peggio, le scuderie sprovviste dei «prodigi» aerodinamici si sarebbero già messe al lavoro per mettersi al passo. Ci vorranno almento quattro gran premi e consistenti modifiche al retrotreno delle automobili. I team indietro nelle prestazioni guardano avanti, ma l'attualità è il Gp d'Australia. Stamattina (ore 8 italiane) si parte. L'anno zero della Formula Uno ha inizio.