L'Italia batte il Montenegro
Con un po' di fatica, ancora senza brillare, ma con una tremenda efficacia l'Italia espugna il Montenegro e si isola in testa al Gruppo 8 nelle qualificazioni per i Mondiali del 2010. A Podgorica pare di essere in uno schiuma-party, si scivola che è una bellezza, o bruttezza, nel caso di Di Natale, che al 9' ci rimette un ginocchio, distorto. Al suo posto Pepe. Quello che la sorte ha tolto all'Italia con una mano, glielo rende poco dopo con l'altra. Anzi, per la precisione la mano è quella di Batak, che la usa per intercettare in area un cross da destra di Pirlo. Rigore lapalissiano, lo stesso Pirlo si occupa della trasformazione per mezzo di un dolcissimo cucchiaio con cui beffa Poleksic. Al 18' Palombo perde palla e di fatto inventa un assist per Jovetic lanciato a rete: solo Cannavaro tra il giovane centrocampista della Fiorentina e Buffon, e il capitano azzurro, scivolando anche lui, fa lo sporco lavoro che qualcuno deve pur fare: alza il piede e manda a gambe all'aria l'avversario. L'arbitro, che si chiama Atkinson come Mr. Bean, non fa ridere i tifosi di casa: grazia Cannavaro (solo giallo) e fischia una punizione che Drincic sparacchia alto. Al 23' un lancio di De Rossi sporcato da un tocco (di mano, ancora!) di Batak si trasforma in un prezioso assist che mette Pepe solo davanti a Poleksic. Ma il tiro è sghembo. Il Montenegro, assente per squalifica il faro Vucinic, è soprattutto nei piedi di Jovetic e Vukcevic, che si muovono bene e trovano un paio di tiri a testa. L'Italia torna in auge al 6' della ripresa, quando Pepe penetra in area e serve un generoso assist a Iaquinta che sul dischetto colpisce assai male: il pallone carambola sui piedi di Quagliarella e finisce lontano. Al 9' De Rossi impegna Poleksic da fuori, il maggior impegno di Iaquinta è invece uscire incolume da un'entrata cattiva di Pavlicevic al 13' (anche qui solo ammonizione, il metro di Atkinson è tarato bene). Lo juventino deve uscire, entra Pazzini all'esordio, ma è serata di guai fisici: al 20' Chiellini, già in campo con una maschera per proteggere il naso fratturato, prende una botta in faccia e deve uscire per un po'. Buffon salva il vantaggio con una manona provvidenziale al 22', quando Djalovic (in fuorigioco, va detto) impatta un pallone scodellato da Boskovic; Pazzini cerca il raddoppio, liberato da De Rossi al 24', ma tira sui piedi di Poleksic. Il doriano si rifà al 30', quando di testa centra il 2-0, incornando un cross di Pepe, innescato a sua volta da una sublime giocata di Pirlo. È il sigillo sulla partita, l'Italia vince e si dispone alla sfida con l'Irlanda, mercoledì a Bari. E Marcello Lippi continua a guidarla a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile qualificarsi.