Formula 1, disastro Ferrari
In un circuito che sembra negli ultimi anni «non molto propizio» per la Rossa, sia Felipe Massa sia Kimi Raikkonen partono bene, ma si perdono via via, terminando la gara dell'Albert Park di Melbourne con un guasto tecnico. A preoccupare in chiave Mondiale non è più la McLaren, ma la Brawn Gp dell'ex ferrarista Ross, che oggi si è dimostrata, nelle parole di Massa, di «un altro pianeta». A tradire il brasiliano è stata «la strategia» e a completare la giornata storta è arrivata la rottura del portamozzo anteriore sinistro della sua F60. «Sapevamo che la Brawn Gp sarebbero state irraggiungibili oggi - spiega Massa - ma pensavamo comunque di fare una buona gara. La partenza è stata ottima, ma, dopo cinque o sei giri, sono andato in crisi con le gomme morbide e ho dovuto anticipare la prima sosta. Quindi siamo passati ad una strategia molto aggressiva, una scelta che, a posteriori, si è dimostrata errata, anche perchè poco dopo il pit-stop è entrata in pista la safety-car». «Mi sono ritrovato terzo - prosegue il ferrarista - ma avevo, dopo la ripartenza, meno di dieci giri per cercare di guadagnare terreno su chi mi era alle spalle e aveva più benzina. Alla seconda sosta ho fatto il pieno, ma poi ero molto lento e infine è arrivato il problema che mi ha costretto al ritiro». «Secondo me - ha assicurato il brasiliano, che l'anno scorso ha visto sfuggirgli il Mondiale per un solo punto - a parte la Brawn Gp, siamo competitivi, ma dobbiamo lavorare in maniera perfetta per essere davanti. Qui è stato molto difficile far funzionare le gomme anche perchè l'asfalto non offre molta aderenza». E, col pensiero a domenica prossima: «La ricetta per la Malaysia? Lavorare, lavorare duro». A non poter sorridere per come è andata la gara di Melbourne conclusasi per lui con un problema al differenziale, anche l'altro pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, che avrebbe potuto piazzarsi al secondo posto: «Quando sono finito contro il muro è stato un mio errore. Peccato perchè, alla luce di quanto accaduto dopo, avrei potuto finire al secondo posto. Abbiamo perso dei punti preziosi, ma cercheremo di rifarci già in Malaysia. Lì avremo un quadro più chiaro della situazione perchè questo circuito non è molto indicativo». «Il Kers ha funzionato bene in partenza - ha aggiunto il finlandese - ma non c'era molto spazio dove andare: se non pensassimo che dà un aiutino non lo useremmo. Sicuramente il maggior problema lo abbiamo avuto nella gestione delle gomme ma dobbiamo migliorare la nostra prestazione in assoluto». A fare un quadro del disastroso avvio di stagione della Ferrari è lo stesso responsabile della gestione sportiva, Stefano Domenicali: «È stato un inizio certamente non all'altezza della Ferrari, sotto ogni punto di vista. Siamo stati carenti sotto il profilo dell'affidabilità, con due macchine costrette al ritiro. La nostra prestazione è stata inferiore al potenziale che ci aspettavamo di avere dopo le prove invernali: siamo stati in difficoltà nella gestione degli pneumatici. Inoltre, le scelte strategiche non hanno funzionato, in particolare per quanto riguarda Felipe». «In sintesi è stata una giornata da dimenticare dal punto di vista del risultato, ma da tenere bene a mente per cercare di analizzare tutto ciò che non ha reso e fare in modo di migliorarlo da subito», ha concluso Domenicali.