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Briatore guida la protesta «Adesso la Fia faccia qualcosa»

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Èuna magra soddisfazione, per Flavio Briatore, essere stato il primo a denunciare gli enormi vantaggi per chi usa i diffusori «illegali». «Si è creata una situazione che falsifica i veri valori delle scuderie - accusa il team manager Renault - sono danneggiate le squadre che hanno rispettato i regolamenti e i piloti che, in certe condizioni, rischiano di più». Poi Briatore se l'è presa con Ross Brawn, che nonostante sia un rappresentante tecnico della Fota, con lo sviluppo «irregolare» della sua monoposto, ha portato meno trasparenza nelle corse. Dura la replica di Charlie Whiting, delegato tecnico della Fia: «Non c'è nessun bisogno di intervenire, non c'è nulla di illegale». Più sfumata, rispetto a Briatore, la posizione del responsabile della gestione sportiva Ferrari Stefano Domenicali: «È successo quello che ci si aspettava dopo i test. I rapporti di forza che si erano ormai consolidati negli anni scorsi sembrano scomparsi e ci troviamo di fronte ad avversari diversi e molto più numerosi».

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