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Massa si nasconde «Puntiamo al podio»

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Pretattica. A sentire i piloti, il primo Gran Premio della stagione non dovrebbe vincerlo nessuno. A partire dal campione in carica Hamilton, che, per chi non avesse compreso le sue preoccupazioni dei giorni scorsi, ieri ha rincarato la dose: «Qui in Australia sarà difficile persino andare a punti - ha detto l'inglese - ma contiamo di migliorare durante la stagione». Una McLaren inadeguata, sotto il profilo delle prestazioni, a un pilota bravo come Lewis. E allora ipotizzabile un divorzio nel 2010? «Neanche per idea - risponde Hamilton - qui è come una famiglia, vorrei chiudere la mia carriera alla McLaren». Parole che, soprattutto all'inizio della stagione, lasciano il tempo che trovano. Soprattutto se si considera che, in Ferrari, un'altra eventuale annata storta di Raikkonen lascerebbe libero un volante. Pericolo che il finlandese della Rossa vuole scongiurare: «Cercherò di vincere il campionato - dice Kimi - ho un contratto per quest'anno e per il prossimo e dopo sta a me decidere cosa fare. Spero di avere una buona stagione, ma qualunque sia il risultato non avrà influenza su ciò che farò nel futuro». Alla possibilità di avere come compagno di squadra Hamilton, invece, Massa risponde con una battuta: «Ho avuto per compagno Schumacher, ora Raikkonen, sento da anni che arriva Alonso, ho visto anche Valentino Rossi, domani magari anche mio padre e perciò anche questa non mi tocca». Il brasiliano è uno dei più accreditati per il trionfo a Melbourne, ma anche lui frena: «Penso che la Brawn stia meglio di chiunque altro quindi forse lotteremo per il terzo posto. Anche se spero di no». E sui presunti diffusori illegali di Brawn, Toyota e Williams, anche i piloti hanno da ridire: «È una vicenda che va chiarita al più presto», accusa Massa. Button, che dalle presunte irregolarità della propria auto potrebbe trarre vantaggi e trionfare nel primo Gp, prova a sottrarsi dal fuoco di critiche: «Per me non cambia nulla - si giustifica - io non posso farci niente».

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