Addio Giovanni Parisi, picchiatore dal cuore d'oro

Giovanni Parisi è stato il pugile italiano più importante degli ultimi venti anni. Con tutto il rispetto che si deve alla carriera di Gianfranco Rosi, Parisi vanta, oltre ad un paio di titoli mondiali in due diverse categorie di peso, quelle dei leggeri e dei welter junior, una brillantissima medaglia d'oro conquistata alle Olimpiadi di Seoul nel 1988 con quattro consecutive vittorie tutte ottenute prima del limite. Parisi aveva una spiccata personalità pugilistica e la rara dote, soprattutto per la sua categoria, di poter risolvere un incontro con un colpo solo. Sul piano spettacolare è riuscito a trarre vantaggio e popolarità anche da una sua lacuna, una innegabile fragilità, del resto tipica in molti picchiatori. Quando ha conquistato il suo primo mondiale dei professionisti aveva di fronte un avversario mediocre, il messicano Altamirano. È andato due volte al tappeto nelle prime due riprese poi ha rovesciato l'andamento dell'incontro finendo per vincere per k.o. tecnico al decimo round entusiasmando gli spettatori. Non gli è riuscita l'impresa di battere Julio Cesar Chavez sul ring di Las Vegas perché il fuoriclasse messicano gli ha riservato l'ultimo grande incontro della sua carriera ma Giovanni gli ha resistito ai punti per 12 riprese. È tornato campione passando di categoria battendo a Milano Ramon Fuentes. Ha difeso quel titolo cinque volte quindi ha dovuto cederlo a Carlos Gonzalez che lo ha sconfitto in nove riprese sul ring di Pesaro nel 1998, dieci anni dopo il trionfo di Seoul. Parisi avrebbe dovuto chiudere qui, invece ha commesso un peccato di orgoglio cercando prima un terzo titolo mondiale, quello dei welters contro il portoricano Daniel Santos ed infine quello europeo contro il francese Frederic Klose, quando ormai non era più in grado di sostenere il suo eccezionale talento. Parisi era nato a Vibo Valentia il 2 dicembre 1967. Il suo record da professionista comprende 40 vittorie (28 prima del limite), 5 sconfitte ed un pareggio.