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Le critiche rivolte da tutti gli addetti ai lavori alle nuove norme delle corse automobilistiche non sono l'unico guaio per la FIA.

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Ilmotivo della disputa il mancato riconoscimento da parte di alcune ingenti somme destinate ai team. Ecclestone si difende asserendo che avrebbe acconsentito al pagamento, ma che questo è vincolato dalla firma da parte delle scuderie del Concorde Agreement. Un braccio di ferro in cui ognuno è ancorato alle proprie posizioni: «Noi non andiamo a Melbourne, non mettiamo le nostre auto sull'aereo», ha detto il manager del team Renault. «Flavio è stato incoraggiato da Ron Dennis» è stata la risposta di Ecclestone, che ha anche notato come le due vetture della Renault e della Mercedes siano già in Australia, sottintendendo come la minaccia sia in realtà un tentativo di bluff. Intanto la Ferrari si prepara al debutto con grande ottimismo. «Sono pronto al cento per cento, al massimo della forma e credo che anche la squadra lo sia» dice Felipe Massa, voglioso di ricominciare con l'obiettivo principale di non commettere gli errori della scorsa stagione. Più che il campione del mondo Lewis Hamilton, dato in grave ritardo con la sua nuova McLaren, il brasiliano sembra temere l'altro ferrarista per lotta al titolo 2009. «Raikkonen - ammette Massa - resta il primo rivale e penso che, come sempre, Kimi sarà molto forte. Il mio obiettivo è molto semplice: voglio fare una stagione come nel 2008 e, per riuscirci, devo rimanere concentrato e lavorare duro». Anche il grande ex della Rossa, Michael Schumacher, sarà ai box Ferrari domenica in occasione del primo Gp della stagione a Melbourne per fornire i suoi consigli agli ingegneri.

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