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FIRENZE Se da gennaio a ora ha segnato 8 gol non è stato solo per gli assist di Cassano: è il refrain di Giampaolo Pazzini nel suo primo giorno in azzurro.

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Tantoche in più di un'occasione ha fatto capire di considerare il talento di Bari Vecchia, da tempo nel mirino della Juventus, più forte di Adrian Mutu. «Per me è una soddisfazione e un divertimento giocare con Cassano e spero tanto che resti a Genova anche l'anno prossimo. Però qualche gol, permettetemi, me lo sono inventato anche da solo e mi auguro di dimostrare anche in nazionale di poter segnare senza i suoi assist», sorride l'ex centravanti viola. Di certo sono in tanti a pensare che in questo momento ricreare in nazionale, anche per le diverse assenze, la coppia che sta facendo mirabilie nella Samp sarebbe stata una cosa positiva. «Non voglio entrare nelle scelte di Lippi - risponde diplomatico Pazzini - l'ultima volta che ho sentito Antonio è stata domenica sera quando mi ha fatto gli auguri per la convocazione». Intanto l'attaccante blucerchiato si gode questo momento magico cominciato da quando dopo 4 anni ha lasciato Firenze. «Essere qui è un sogno, il coronamento di un periodo molto felice. Mi sento un giocatore ritrovato». Parole che suonano come l'ennesima stoccata alla Fiorentina e in particolare a Cesare Prandelli col quale, ha raccontato più volte Pazzini, non c'è mai stato grande dialogo: «È stato un rapporto puramente di lavoro. Domenica ha detto che il giorno in cui io sarò in difficoltà lui ci sarà? Lo ringrazio ma sinceramente non l'ho capito e comunque spero che quel giorno non arrivi così non dovrò chiamarlo».

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