Ancelotti ritrova Kakà per sfidare l'amico Donadoni
CarloAncelotti non ha dimenticato quei 90' che avrebbero reso molto meno complicata la stagione che volge al termine, ma ha fiducia che per i suoi questa volta «sarà un'altra partita». Potrà portarsi Kakà in panchina («sta abbastanza bene e risponderà alla convocazione del Brasile») e difficilmente regalerà una maglia di titolare a Ronaldinho per il suo 29° compleanno. Abbracci e applausi per lui dai compagni, ma anche un appunto scherzoso di Adriano Galliani: «I piedi li ha buoni, speriamo che corra...». Più opportuno sembra affidarsi a Seedorf dietro Pato e Inzaghi, due che il tecnico non esita a definire «fondamentali». Tra i pali mancherà la sicurezza di Abbiati, ma Ancelotti assicura di dormire sonni tranquilli con Dida. Ben più preoccupante è l'avversario, il Napoli, e chi lo guida, il suo ex compagno Roberto Donadoni. Per il tecnico bergamasco è arrivato il momento del debutto casalingo dopo l'esordio assoluto avvenuto una settimana fa a Reggio Calabria. «Credo che ci siano gli ingredienti per una serata stupenda, il contesto coreografico sarà il migliore possibile per l'esordio al San Paolo e chiaramente tutto il contorno sarà una spinta motivazionale di grande valore», dice Donadoni.