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Primavera Giallorossi in finale di coppa Italia I ragazzi di De Rossi eliminano la Juve Ora sognano una chance con i «grandi»

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Sonogiorni esaltanti per Alberto De Rossi e la sua Primavera. Domenica a Genova l'esordio in serie A di Alessandro Crescenzi, promettente laterale classe '91 convocato da Spalletti per la trasferta ligure insieme ai pari età Bertolacci, Brosco e D'Alessandro. Ieri, a Vinovo, l'impresa storica contro la Juventus fresca regina del Viareggio nel ritorno della semifinale di Coppa Italia: costretti a vincere dopo il 2-2 casalingo dell'andata, i ragazzi di De Rossi hanno sorpreso Ariaudo e soci con una partenza zemaniana, portandosi sullo 0-2 in dieci minuti grazie al rumeno Mladen e al figlio d'arte Simone Tovalieri e controllando poi la partita con il piglio della grande. In fondo alla coppa – in finale i giallorossi affronteranno Genoa o Milan – la Roma non arrivava dal 1994, quando un giovanissimo Totti regolò l'Inter con tre reti tra andata e ritorno. Di talenti cristallini come quello del capitano, nella Primavera di oggi non ce ne sono. Il gruppo di De Rossi, tuttavia, presenta una concentrazione di giocatori di prospettiva fuori dal comune, che suggerisce paragoni con la Primavera scudettata del 2005, quella dei vari Okaka, Corvia, Rosi, Scurto e Virga. Complice la cronica emergenza della prima squadra, il finale di stagione potrebbe dunque regalare ad altri baby la gioia dell'esordio: salvo clamorosi recuperi, ci sarà bisogno di loro già sabato con la Juventus. Insieme a Crescenzi, eclettico cursore di fascia impiegato a destra da Spalletti nonostante abitualmente giochi terzino sinistro, gli osservati speciali sono Andrea Bertolacci e Marco D'Alessandro. Il primo ha già collezionato diverse panchine con i «grandi» ed è diventato un punto fermo della Primavera dopo aver segnato 14 reti la scorsa stagione con gli allievi di Stramaccioni. La spiccata propensione agli inserimenti ne fa un mediano adatto al gioco di Spalletti. D'Alessandro è invece un esterno offensivo agile e velocissimo, con una capacità di saltare l'uomo e creare superiorità che non ha eguali a livello di Primavera. Squalificato, non ha partecipato alla spedizione di Torino ed è rimasto a Trigoria, dove sia martedì che ieri Spalletti l'ha preso con sé facendolo lavorare sulla tecnica. Per la difesa, infine, è pronto Riccardo Brosco, centrale molto forte sulle palle alte.

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