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F1, anche i piloti contro le novità

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Cambiarela filosofia di uno sport a dieci giorni dall'inizio del Mondiale. Una svolta drastica che ai piloti di Formula Uno proprio non è andata giù. E se Hamilton, che con le nuove regole non avrebbe vinto il titolo 2009, per il momento ha preferito non esporsi, Barrichello della Brawn Gp e Heidfeld della Bmw hanno bocciato senza appello il nuovo regolamento della Fia: «Non è giusto premiare chi vince più gran premi - hanno ribadito a poche ore di distanza l'uno dall'altro - il titolo dovrebbe andare al pilota con maggiore regolarità». A rincarare la dose è stato Alonso (Renault): «Questi cambiamenti continui confondono gli appassionati, sono preoccupato in particolar modo dalle regole che entreranno in vigore nei prossimi anni». Trulli (Toyota), infine, si augura che «si possa tornare indietro, non solo per noi ma soprattutto per il pubblico». Ieri le novità Fia sono state difese da Ecclestone: «È un aggiornamento della mia idea delle medaglie - ha detto il patron del Circus - l'intenzione è quella di spingere i piloti a competere. Se uno è secondo dovrà provare a vincere. Prima per soli due punti in più si preferiva non rischiare». Questo sul fronte sportivo. Su quello politico, invece, se l'intenzione di Mosley era quella di spaccare l'unità della Fota, l'associazione che riunisce tutti i team di F1, un piccolo successo il presidente della Fia l'ha già ottenuto. Flavio Briatore, infatti, è stato il primo a smarcarsi dalla posizione ufficiale espressa da Montezemolo: «Non ho problemi con il nuovo sistema - ha detto il team manager della Renault - per un pilota sarà una motivazione supplementare». Critiche, invece, al tetto al budget «facoltativo»: «La Formula 1 ha bisogno di monoposto uguali e regole identiche per tutti: poi si può discutere del budget».

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