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La F1 cambia: titolo a chi vince più gare

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Il mondiale 2009 di Formula Uno andrà al pilota che avrà vinto più Gran Premi durante la stagione. In caso di parità, campione del Mondo sarà chi avrà raccolto più punti. Punti che, per inciso, continueranno ad essere assegnati come negli ultimi anni: dieci al primo, otto al secondo, sei al terzo e via dicendo. È questa la novità regolamentare più importante tra quelle varate ieri dal Consiglio Mondiale della Federazione Automobilistica (Fia), riunitosi a Parigi. La Fia, presieduta da Max Mosley, ha così rigettato le proposte che erano state avanzate dalla Fota - l'associazione che riunisce i team - e da Bernie Ecclestone per ridare appeal mediatico alla Formula Uno. Se i team avevano chiesto una svolta nell'assegnazione dei punti (12 al primo, 9 al secondo e via dicendo, per favorire i vincitori rispetto ai piazzati), il patron del circus Ecclestone aveva a sua volta proposto il sistema delle medaglie olimpiche. La Fia, invece, ha accettato il progetto della Formula One Management, che detiene i diritti commerciali del Mondiale. Una svolta epocale che, se applicata anche in passato, avrebbe cambiato l'esito di ben dodici campionati, a partire dall'ultimo, che sarebbe stato vinto da Felipe Massa. Nulla cambia, invece, per il titolo costruttori, che verrà ancora assegnato sommando i punti ottenuti dai due piloti di ogni scuderia. Ma le novità non si esauriscono qui. La Fia renderà pubblici i dati del peso delle autovetture dopo le qualifiche, mentre i piloti dovranno essere più disponibili nei confronti dei «cacciatori di autografi» e ogni team dovrà dotarsi di un «portavoce» con il compito di rispondere alle domande dei giornalisti durante le gare. Dal 2010, invece, scatterà, parzialmente, il tetto al budget. Parzialmente perché i team potranno continuare a spendere quanto desiderano, ma le scuderie che si terranno sotto i trentatrè milioni di euro annui (comprensivi di tutte le spese di gestione) avranno diritto ad alcune «deroghe» regolamentari. Potranno, cioè, continuare a sviluppare il motore durante la stagione e usare a loro piacimento gli alettoni mobili. «Con il tetto al budget - ha dichiarato Mosley - vinceranno i team più intelligenti, non solo i più ricchi». Molto meno entusiastiche le reazioni delle scuderie, riassunte da Luca di Montezemolo, presidente della Fota: «Siamo delusi e preoccupati per quanto stabilito in maniera unilaterale - ha detto Montezemolo - le nuove regole rischiano di stravolgere la Formula Uno. Esamineremo attentamente la situazione e faremo di tutto per mantenere un quadro regolamentare stabile senza stravolgimenti continui che creano confusione nei team, nel pubblico e negli sponsor».

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