C'era una volta Roma-Juventus
Roma e Juventus fanno a gara a chi sta peggio e si ritroveranno di fronte nell'anticipo senza possibilità di sbagliare. I giallorossi per non staccarsi troppo dal treno che porta al quarto posto, la squadra di Ranieri per mantenere in vita le poche speranze di scudetto. Nove sicuri indisponibili in casa romanista, almeno sette i bianconeri costretti ad alzare bandiera bianca. Sfortuna, errori di preparazione, calendario troppo carico di impegni: fate voi. Spalletti deve fare i conti con l'emergenza dall'inizio dell'anno. Domenica a Genova ha toccato il picco di indisponibili: nove. Con la Juve ce ne saranno almeno altrettanti e potrebbero salire addirittura a undici per colpa di quattro squalifiche concomitanti e infortunati irrecuperabili per sabato. A De Rossi, Pizarro, Motta e Diamoutene, tutti fermati dal Giudice Sportivo, si aggiungeranno le assenze certe di Cicinho, Juan, Cassetti e Taddei e quella quasi scontata di Perrotta. In forte dubbio c'è anche Aquilani, oltre a Totti che non sta bene ma ci proverà fino all'ultimo. Al momento per mettere in campo undici giocatori Spalletti deve «rispolverare» Loria, bocciato dopo la prova di Londra, e affidarsi a un giovane tra Filipe e Crescenzi. Le speranze del tecnico sono riposte nel ricorso per la squalifica di De Rossi e nel recupero lampo di almeno uno tra Aquilani e Perrotta. Il centrocampista romano ha iniziato le cure a Trigoria dopo il consulto di domenica dallo specialista del piede Sandro Giannini che gli ha prescritto due settimane di riposo. Aquilani ha i legamenti della caviglia destra infiammati e in condizioni normali sarebbe automaticamente escluso dalla sfida di sabato. Ma lo staff medico nutre qualche speranza di rimetterlo in piedi, come accaduto per la gara con l'Arsenal. Dopo la lesione al flessore subìta in allenamento due settimane fa, Perrotta ha ripreso il lavoro differenziato sul campo ma è stato bloccato per quattro giorni dalla febbre: le possibilità di un suo recupero per la Juve sono quasi nulle. Cassetti tornerà dopo la sosta, al pari di Taddei e Juan. Quest'ultimo ha chiesto e ottenuto un permesso dalla società per tornare in Brasile, dove da sabato scorso sta risolvendo alcune questioni personali e al tempo stesso seguendo un programma di cure consegnatogli dal medico sociale giallorosso Del Signore. C'è poi il dubbio Totti. Ieri il capitano si è presentato a Trigoria insieme agli altri infortunati. Per lui solo fisioterapia. Il dolore al ginocchio non è scomparso anche se rispetto agli ultimi giorni è diminuito: proverà a stringere i denti per l'ennesima volta, altrimenti toccherà ancora a Menez. Oggi alla ripresa degli allenamenti Spalletti scoprirà se ci sono altre cattive sorprese.