All'Inter basta Ibra, conquistati 3 punti
Una partita bruttarella regala all'Inter la 21ª vittoria in campionato e la certezza di poter veleggiare ancora indisturbata in testa. Per la Fiorentina sconfitta numero 11 (e non sono poche). L'occasione perché il campionato prenda direzioni inattese arriva al 10': Gilardino ruba palla a metà campo e vola in contropiede, mette in mezzo per Mutu, ma il romeno tira frettolosamente e centralmente, e Julio Cesar para coi piedi. Lo scialo viene punito un minuto dopo: Balotelli batte una punizione dalla tre quarti, la palla spiove in area, Frey esce di pugno, la sfera carambola su una mano di Ibrahimovic (che è pure mezzo in fuorigioco e mezzo a gamba tesa) e rimane lì sospesa in aria, pronta ad essere sospinta di testa dallo svedese in rete. Da annullare? Probabile. La Fiorentina reagisce (13', bel lancio di Felipe Melo, Gilardino conclude in corsa su Julio Cesar in uscita), conquista qualche corner, ma ancor prima della mezz'ora l'Inter ha già ripreso un tranquillo controllo della manovra, con possibilità di raddoppio sui piedi di Stankovic (27', tiro da fuori appena a lato). Gli ospiti ritrovano offensività nell'illanguidirsi progressivo del ritmo: Kuzmanovic e Jorgensen ci provano da fuori, e Gilardino servito da Vargas inventa un tocchetto infido che costringe JC in corner (è il 40'). Al rientro in campo dopo l'intervallo c'è Figo al posto di Chivu acciaccato (con Cambiasso retrocesso al centro della difesa interista), mentre lo schema ospite non cambia: si cerca la conclusione da fuori (Montolivo al 6'), ma Julio Cesar è sempre attento. Al 18' i viola trovano un altro contropiede pronto per essere sprecato da Mutu, che in diagonale non c'entra il bersaglio (poteva anche servire Gila in mezzo); nel corso dell'azione, Santon prova ad estirpare Comotto dal mondo con un'entrata da denuncia, ma l'arbitro Orsato è una pasta d'uomo e ammonisce soltanto. Prandelli prova a giocarsi Jovetic e poi Bonazzoli, ma da lì alla fine di fatto la Fiorentina tira solo un'altra volta da fuori (Donadel), mentre Mourinho ha il tempo di farsi espellere per proteste al 48' e Ibra di raddoppiare con una bomba su punizione al 49'.