La Juve non molla
Il calcio è materia strana: i peggiori del primo tempo – Salihamidzic, Del Piero, Iaquinta - hanno poi risolto il match. Discorso a parte per Giovinco: devastante fino a quando Ranieri non gli ha concesso la standing ovation. La Juve che il tecnico è costretto a presentare è un inno al day hospital: undici assenti, compreso l'ammutinamento di Trezeguet mascherato da affaticamento muscolare. Giocano per forza di cose Iaquinta e De Piero: e se l'ex udinese è in discreta condizione fisica, il capitano non azzecca una giocata decisiva in tutto il primo tempo. Il Bologna aveva fatto capire subito di non essere arrivato a Torino per far vacanza. Quando Mutarelli indovinava il taglio giusto, Di Vaio lo imbeccava con un destro fatato: Buffon non era sveltissimo sull'uscita, l'ex laziale ringraziava e Mihajlovic godeva come un matto. La Juve accusava il colpo: una sberla di Giovinco dopo la mezzora, un gol mangiato da Del Piero e null'altro, anche perché Salihamidzic era una palla al piede così come Tiago. Con Poulsen al posto del portoghese a inizio ripresa, Ranieri cercava maggior ritmo: gli veniva in soccorso l'immediato pareggio di Salihamidzic. Da quel momento, altra Juve: Giovinco e Del Piero facevano venire i brividi ad Antonioli, lo stesso faceva Di Vaio con Buffon. Rispetto al primo tempo, si andava a mille all'ora: Giovinco costringeva al giallo Terzi e Zenoni, Del Piero sfiorava di testa la traversa e Iaquinta metteva il turbo più volte. Quando Zenoni si dimenticava Iaquinta, su un taglio di Salihamidzic, arrivava puntuale il servizio per Giovinco, la cui botta finiva dritta all'incrocio dei pali: 2-1 e primo gol a Torino per la Formica Atomica. La partita andava in freezer poco dopo: doppietta di Del Piero e Inter avvisata. Nell'altro anticipo il Genoa centra il colpo-Champions a Cagliari con un gol nel finale di Olivera. I sardi protestano per l'espulsione severa di Cossu, Gasperini si gode il quarto posto. Almeno per una notte.