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L'odissea dell'Arsenal

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RiccardoLoria La trasferta di Roma per l'Arsenal non è iniziata nel migliore dei modi. La speranza dei tifosi giallorossi è che continui così. La squadra di Arsene Wenger, infatti, è sbarcata a Fiumicino solo alle 21, con circa quattro ore di ritardo rispetto al previsto. L'aereo che doveva portare i Gunners a Roma ha avuto un guasto tecnico non riparabile e per partire Wenger e i suoi uomini hanno dovuto attendere allo scalo londinese di Luton un volo charter fatto arrivare appositamente da Parigi. La squadra aveva già svolto l'allenamento di rifinitura a Londra e così ad essere annullata è stata la conferenza stampa del tecnico, prevista all'Olimpico per le 19.30. Un «silenzio» che agli inglesi costerà una multa da parte dell'Uefa. Wenger però in giornata aveva parlato già al sito ufficiale della società inglese. «Dobbiamo andare a giocare la nostra partita. È molto importante che puntiamo a segnare e ad attaccare. La Roma - spiega l'allenatore - ha un buon attacco, quindi se le permettiamo di trascorrere il 90% della partita facendo ciò che preferisce rischiamo di esporci troppo». Senza pensare alla possibilità del pareggio che regalerebbe all'Arsenal la qualificazione e il diciottesimo risultato utile tra le varie competizioni. In attacco Wenger avrà l'imbarazzo della scelta grazie ai recuperi di Eduardo e di Walcott: ma entrambi dovrebbero partire dalla panchina. Insieme alla squadra è volato alla volta di Roma anche Kolo Tourè, che secondo Wenger «dovrebbe giocare dall'inizio». Sono pronti anche Nasri e Denilson, tenuti a riposo domenica in FA Cup. A Londra è rimasto invece Silvestre oltre agli infortunati di lungo corso Fabregas, Adebayor e Rosicky.

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