Rossi vola basso «La Champions? Non scherziamo»

Bisognarecuperare le posizioni perse durante quel mese maledetto quando tutto sembrava finito e la squadra era andata in black-out (quattro sconfitte consecutive): per riuscirci non si può più sbagliare. Rossi lo sa e vola basso anche dopo una prova super che è valsa il blitz di Napoli: «Nessun proclama, più fatti». Sembra quasi uno spot pubblicitario, ma la sua Lazio è ricaduta troppe volte nei soliti errori per potersi considerare al sicuro. «La zona Uefa - riprende il tecnico biancoceleste - bisogna guadagnarsela gara dopo gara. Anche prima fornivamo prestazioni di livello, ma evidentemente ci mancava qualcosa. Adesso, invece, tutto gira bene e i risultati arrivano. La Champions? Non scherziamo, pensiamo a continuare a fare bene nelle prossime gare». Inevitabile parlare del cambio al decimo della ripresa che ha stravolto la partita. Esce Zarate, entra Rocchi e la Lazio vince con due prodezze del capitano giunto al sesto gol su otto totali realizzati entrando a partita in corso. Rossi spiega: «Una grande squadra, e io so di allenare un'ottima formazione, ha bisogno di attaccanti intercambiabili. Sono il primo io ad essere rammaricato quando Tommaso non gioca. Non lo dobbiamo considerare assolutamente un bomber di scorta. Zarate? Viene da un altro calcio, è un talento che sta imparando a conoscere il campionato italiano». Finale dedicato al contratto che scade tra quattro mesi. E qui a Napoli sono tutti pronti ad accoglierlo a braccia aperte. Il sesto successo in trasferta dell'anno è un grande risultato per l'allenatore che ora potrebbe tornare in discussione (fino a qualche settimana fa il suo destino sembrava segnato). Lotito temporeggia, ma rischia di ritrovarsi tra le mani un problema in più. E Rossi è fin troppo chiaro: «Sembra che debba decidere solo la società se continuare insieme. A fine anno ci vedremo e parleremo, ma io farò la scelta migliore per me». Come a dire che anche il tecnico vuole dire la sua e la corte del Napoli non gli dispiace affatto. Lui. Sal.