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Lazio, profumo d'Europa

Napoli-Lazio

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La Lazio è guarita dalla sindrome della crocerossina. Finalmente, meglio tardi che mai verrebbe da gridare. Dopo aver rianimato puntualmente avversari in crisi come Milan, Bologna, Roma e Udinese nel corso del campionato, stavolta non si lascia sfuggire la grande occasione di violare il San Paolo dopo otto anni e rilanciare la propria candidatura nella volata per l'Europa. Primo tempo equilibrato con il Napoli confusionario all'attacco e la Lazio rintanata, ma poco pronta a sfruttare gli stenti dei padroni di casa. Nella ripresa ci ha pensato Rocchi con una doppietta chirurgica a mandare in tilt Reja (rischia grosso) e i suoi ragazzi. Terza vittoria consecutiva in campionato, quarta compresa la semifinale di Coppa Italia contro la Juve e ora la classifica è meno inguardabile rispetto a venti giorni fa. La Fiorentina annaspa e il suo quarto posto è lontano solo cinque punti, Roma e Genoa non incantano e allora la banda di Rossi guarda su e scopre che l'aggancio con la zona Europa è ancora possibile con 33 punti a disposizione. Difficile, complicato, ma se la Lazio sarà capace di confermare quanto di buono visto a Napoli allora l'impresa può essere centrata. Inutile ribadire che il vecchio modulo, il 4-4-2 rappresenta la svolta di questo periodo felice confermato anche ieri al San Paolo. I biancocelesti sono in salute, corrono, contrastano, lottano su tutti i palloni e hanno anche trovato un portiere bravo e fortunato. Sì, proprio Muslera, l'uruguaiano deriso un anno fa che ha confermato progressi enormi e una sicurezza che nemmeno il suo procuratore poteva attendersi. E, poi, nello stadio di Maradona si è visto un sinistro niente male, quello di Pasqualino Foggia che ha lasciato il segno con un tracciante di cinquanta metri da applausi. A un chilometro di distanza c'è la sua casa napoletana ma oggi sarà lo stesso un giorno di festa con gli amici di sempre. E poi Zarate, utilissimo ancora una volta a sfiancare gli avversari prima dell'ingresso di Rocchi. L'attaccante è entrato e dopo 120 secondi ha fatto secco Navarro con un destro millimetrico. Prodezza ribadita pochi minuti dopo per il raddoppio che ha messo in cassaforte la vittoria della Lazio. A quel punto i tifosi di casa, fino allora schierati contro i giornalisti e a favore della squadra, hanno cominciato a contestare Reja e il direttore tecnico Marino per l'ennesima brutta figura di una stagione cominciata con tanti proclami e invece da chiudere in fretta senza precipitare ancora più in basso. Tra i protagonisti del blitz napoletano ci sono sicuramente Ledesma e Kolarov, il primo preciso come sempre in regia e fondamentale nell'aiutare la difesa, il secondo prezioso per aver saputo ridicolizzare Santacroce e tutti quelli che provavano a contrastarlo sulla fascia sinistra. Una freccia imprendibile per un talento ritrovato dopo tanti mesi in naftalina. Ma non si può dimenticare Delio Rossi, capace di ammettere i propri errori e di rilanciare la sua banda con poche ma decisive mosse tattiche. Da queste parti sono pronti a ricoprirlo d'oro, il presidente De Laurentiis vuole ripartire con lui, chissà che ne pensa Lotito. In attesa della risposta la Lazio incassa tre punti pesanti e si lancia all'inseguimento di un sogno chiamato Europa.

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