Chiellini decide il derby
Restanosette i punti di vantaggio dei nerazzurri: pur con una formazione sperimentale, i bianconeri battono il Toro 1-0 al termine di un bel derby e tengono vivo il campionato. Ranieri sceglie di privilegiare il Chelsea: Giovinco prende il posto di Nedved, Salihamidizic spedisce addirittura in tribuna Marchionni, in attacco giocano Amauri e Iaquinta e Zebina fa il suo esordio assoluto in stagione. Di conseguenza, formazione pressoché scontata contro gli inglesi: coppia d'attacco Del Piero-Trezeguet, il resto mancia. Dall'altro lato, Novellino dà ancora fiducia a Rosina e gli affianca Stellone, bocciando Bianchi e affidando a Barone il ruolo vice-Zanetti. I primi minuti sono tutti bianconeri: Sereni compie un miracolo su Iaquinta, poi Salihamidzic sfiora il palo di testa. Il Toro è però una squadra diversa rispetto a quella di un paio di mesi fa, ben registrata intorno al rombo di centrocampo in cui il vertice basso è il quasi 39enne Corini: tira fuori la testa e non si angoscia al primo «buu» avversario. Peccato che nel ruolo di centravanti giochi Stellone, ovvero l'attaccante del nostro campionato che vede meno la porta: così, su angolo dalla sinistra, il Pelato stacca tutto solo in mezzo all'area ma, da una decina di metri al massimo, spedisce alto con Buffon impalato. I granata prendono comunque fiducia, Barone impegna due volte Buffon e la partita resta viva ed equilibrata. La Juve per un po' rincula e cede l'iniziativa ai padroni di casa, poi mette in scena la seconda puntata della sfida Iaquinta-Sereni: colpo di testa dell'attaccante, miracolo bis del portiere con palla ricacciata fuori pressoché sulla linea di porta. Sereni è attento anche su una conclusione insidiosa di Marchisio prima di metà gara: si va comunque al riposo sullo zero a zero, con una partita però godibile e giocata discretamente da entrambe le parti. In sintesi: Juve discreta, buon Toro. Le pile di Rosina si scaricano definitivamente a inizio ripresa: guaio muscolare, dentro Ventola e Toro a due punte. Come già nel primo tempo, la Juve cede volentieri il pallino ai granata, spinti da Abate: i tiri in porta sono meno rispetto alla prima frazione, ma il ritmo non cala. Giovinco sfiora il palo su punizione e poi lascia il posto a Nedved, Gasbarroni prende il posto di Barone e, insomma, i due allenatori provano a vincere davvero. Sereni è ancora super su Chiellini, poi Salihamidzic colpisce il palo. Il momento decisivo arriva a meno di dieci dal termine: punizione d Nedved, testa di Chiellini e Toro matato.