Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Lazio, crocevia Napoli

Lazio vs Juventus

  • a
  • a
  • a

Sarà proprio Napoli a certificare se «è passata 'a nuttata». Per capire se la crisi della Lazio si è chiusa con il tristissimo pareggio casalingo col Torino, servirà una prestazione super anche sotto il Vesuvio contro una squadra avvelenata da polemiche intestine e dalla contestazione dei propri tifosi. Sarà Napoli un crocevia importante per la Lazio e forse anche per Delio Rossi. Il tecnico è resuscitato, ha riguadagnato punti di fronte ai tifosi ma il suo destino sembra lo stesso segnato. A meno che la Lazio non portasse a termine un finale di campionato straordinario magari centrando la vittoria nella coppa Italia dopo cinque anni dall'ultimo successo nel trofeo nazionale. Al momento, però, l'ipotesi del divorzio resta la più gettonata e Rossi potrebbe finire proprio sulla panchina del Napoli a cui il suo è stato a lungo accostato in passato e anche nelle ultime settimane. Intanto il tecnico si gode la Lazio con tanti giocatori riemersi dal torpore invernale. Scacco matto in tre mosse per allontanare le ombre di un periodo nero (un punto solo in cinque partite): prima di tutto un modulo meno spregiudicato, un classico 4-4-2 con Foggia a fare il pendolo tra centrocampo attacco. Per secondo va sottolineata la crescita della difesa e del portiere. Dopo tanti esperimenti Rossi si è reso conto che la coppia Siviglia-Cribari è la migliore, la più collaudata, quella che dà più garanzie anche perché soltanto due anni fa la Lazio aveva raggiunto la Champions League proprio grazie a questi due interpreti. Senza dimenticare Muslera bravo a sfruttare l'occasione, a farsi trovare pronto nel momento del bisogno. Anche contro la Juventus ha disputato un'ottima partita trafitto solo da un'infida deviazione di Kolarov sul destraccio di Marchionni. Terzo punto, decisivo, il ritorno di Francelino Matuzalem. Il regista brasiliano ha riacceso la Lazio con una serie di buone prestazioni, ha restituito fiducia al centrocampo che ora può contare sulla quantità di Ledesma e sulla quantità dell'ex napoletano. Già, perché nove anni fa, Matuzalem ha vestito la maglia azzurra e ha raccontato ai microfoni di Sky Sport 24 i suoi ricordi: «Quando sono arrivato a Napoli avevo 18-19 anni. L'ambientamento inizialmente non è stato tra i più facili. Alla fine però è stata un'esperienza importante per la mia carriera. Un gol? Ho voglia di segnare la prima rete con la Lazio e perciò esulterò senza problema». Poi spiega la svolta della sua vita: «Dopo tre anni in Ucraina, trasferitomi in Spagna ho trovato Ricardo Oliveira appena arrivato dal Milan. Lui è credente, ha iniziato a parlarmi di Gesù. Da due anni ormai sono cambiato e ho dei valori importanti come la famiglia, a cui tengo tantissimo». E ora c'è anche la Lazio.

Dai blog