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L'imbonitore Mourinho nega l'evidenza

Inter - Panathinaikos

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O forse quinto, o sesto, di sicuro il più burrascoso. Come l'umore dello Special one nella conferenza pre Samp-Inter di Coppa Italia. Un monologo di sette minuti sette in cui attacca in modo veemente media e sistema calcio, partendo dal presupposto che d'ora in poi "preferisco fare una conferenza stile Medioevo perché ho capito di essere troppo avanti, troppo bravo e devo ritornare indietro al sì o no, al politicamente corretto, ritornare al Medioevo". Proprio come un altro personaggio infuriato: l'Orlando. Uno sfogo così duro da provocare anche la reazione della Federcalcio, che sostiene "che alimentare tensioni e inasprire i rapporti è l'ultima cosa che serve al mondo del calcio». «Non so se sono io a far bene o male - aveva detto Mourinho - ma a me non piace la prostituzione intellettuale, mi piace l'onestà intellettuale. Negli ultimi giorni è stata manipolata l'opinione pubblica e questa è un'operazione fantastica di un mondo che non è il mio, che lo sarà fino a quando lavorerò nel calcio ma che davvero non è il mio". Il riferimento è al rigore su Balotelli e alle polemiche seguite. "Questa manipolazione - prosegue - è stata un successo: negli ultimi due giorni non si è parlato d'altro. Non si è parlato di una Roma col miglior centrocampo d'Italia che finirà la stagione con zero titoli, così come il Milan che ha giocatori che hanno una cultura vincente. E non si è parlato di una Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. Come si dice che Ranieri e Spalletti sono uno al fianco dell'altro, allo stesso modo io sono con Zenga, Del Neri e Prandelli perché hanno perso tre punti contro la Juve. E sono anche al fianco di Marino e Novellino, che dovrà giocare contro Juve e Roma. Se fossi in loro adesso giocherei con la Primavera. E chissà forse anche per l'Inter è meglio non andare a giocare domani (oggi, ndr) o la prossima settimana, perché sta per arrivare il giorno dello scandalo". Contro l'Inter, evidentemente. Il portoghese attacca Spalletti «sempre in tv e amico dei giornalisti, mentre io parlo solo perché obbligato dal contratto, rifiutando le altre interviste», e ancora Ranieri che ammette gli aiuti alla Juve solo dopo che a Siena lui ha ammesso il fuorigioco sul gol di Maicon. Parole pesantissime che lasciano già un segno profondo. Intanto stasera l'Inter si gioca la semifinale di Coppa Italia a Marassi contro la Samp. Oltre ai tanti infortunati (Ibrahimovic, Samuel, Burdisso, Chivu) mancheranno Santon, che ha la febbre, con Julio Cesar, Figo e Cruz fuori per scelta dell'allenatore. In attacco spazio a Balotelli-Crespo.

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