Il provocatore Balotelli resta impunito
Nonperché volesse fare un favore all'Inter, cui la classifica diagnostica buona salute, ma perché ha commesso un errore: grave per quanto ha prodotto, poco giustificabile per la dinamica dell'azione, ma pur sempre un errore. José Mourinho, personaggio che non ha mai preteso di accattivarsi unanimi simpatie, ha sferrato lui il primo colpo, dopo essersi offerto a telecamere che lo avrebbero messo in croce. Così facendo, e ribadendo ieri altri giudizi discutibili su rivali e media, ha condotto per mano i nuvoloni di tempesta sulla propria immagine, allontanandoli dai processi alla sua squadra e agli arbitri. Che un po' tutti, soprattutto Juve, Roma e Milan, si siano imbufaliti, è legittimo e comprensibile. Però intanto si è deviato l'obiettivo dal problema più urgente, la ricorrente soggezione della classe arbitrale nei confronti dei più potenti, onestamente di qualche riguardo ha fruito anche la Roma, contro avversari di più modesto livello. Da tutta la buriana è uscito con qualche livido anche Luciano Spalletti, fermato per un turno per avere rifertito al corregionale Pierpaoli in termini espliciti il malcontento, suo e della squadra, nei confronti di Rizzoli. Sanzione inevitabile, da accettare anche quella che ha punito i cori razzisti della parte peggiore del tifo romanista. Resta da chiedersi come siano rimasti impuniti i gesti poco eleganti di Balotelli, l'attenuante della provocazione nei confronti di un ragazzino molto abbronzato non dovrebbe portare all'assoluzione piena. E intanto ci si scandalizza per le esternazioni di Pozzo, preoccupato che la sua Udinese possa soffrire una sorta di compensazione nel primo dei tre anticipi di sabato, all'Olimpico. Francamente, ritengo che qualsiasi altra società, Roma compresa, avrebbe messo le mani avanti se si fosse trovata in una situazione del genere. Ma intanto, con lo stadio esaurito per la visita dell'Arsenal, impresa resa durissima dal punteggio dell'andata, è importante che la Roma non perda di alla leggera il peso dell'impegno di campionato. Quel quarto posto che i misfatti milanesi le hanno negato resta a portata di mano, ma è al terzo che occorre guardare, i preliminari di Champions prevedono rivali di rango.