Roma si rialza
Sconfitta la Snaidero. Jaaber e Brezec fanno dimenticare la delusione europea
Per superare la Snaidero orfana dell'influenzato Ortner e con Forte in borghese per il turn-over, è bastata una partita sufficiente, senza grandi acuti. Tradita da Hutson, in evidente calo di forma dopo l'inizio sfolgorante e con Becirovic ancora in difficoltà, la Lottomatica s'è affidata al solito Jaaber, 26 punti con 9/10 dal campo, a un granitico Brezec, sempre pronto a convertire a canestro le assistenze dei compagni, e alla voglia di lottare di De La Fuente, Gigli e Datome. È bastato, anche se in troppe occasioni dopo aver accumulato un vantaggio rassicurante, ha dato fiato alla voglia dei friulani di trovare lo spunto per provare ad agganciare la penultima piazza. Gentile ha avuto dai suoi risposte contrastanti. La squadra ha affrontato molto bene la zona, sia quella in pressione a tutto campo che quella a metà campo. Un po' farraginoso invece, quando la Virtus non è riuscita a correre, l'attacco alla uomo con Douglas ancora poco dentro i meccanismi, anche se Ruben ha deliziato la platea con un canestro da metà campo, al termine della terza frazione, che ha ricordato molto quello che consegnò lo scudetto alla Fortitudo nel 2005. La partita è stata in bilico per 10'. Roma ha chiuso avanti 22-21 e poi, trovando il corpaccione di Brezec ha allungato. Gigli, che si era legato al dito le dichiarazioni di Antonutti dell'andata («noi giochiamo con il cuore, loro per i soldi») ci ha messo un pizzico di rabbia più degli altri e così, trascinata dalla precisione di Jaaber e dalla praticità di Datome e di De La Fuente la Virtus ha archiviato la pratica. Ora l'attende la sfida, che affronterà ancora da seconda solitaria, di domenica alle 12 contro la capolista Siena, che ieri ha subito la prima sconfitta in campionato dalla Gmac Bologna.