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Lazio, l'equilibrio in tre mosse

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La combinazione vincente è arrivata rilanciando nelle retrovie Cribari, ritrovando a centrocampo Matuzalem e lanciando in attacco Foggia. L'inserimento del sudamericano nella linea di difesa ha dato maggior consistenza al reparto: Cribari fino ad oggi non solo ha dimostrato di essere più affidabile nella fase difensiva, ma si è dimostrato molto prezioso anche in fase di impostazione, preferendo ai lanci lunghi nella Terra di nessuno, il palleggio ravvicinato con i compagni. Il gioco della Lazio ne ha tratto giovamento, così come ha avuto modo di accrescere le proprie varianti con l'inserimento in pianta stabile di Matuzalem a centrocampo. Il brasiliano è l'alternativa a Ledesma in fase di costruzione, e il doppio regista in mezzo al campo crea non poche difficoltà alle squadre avversarie, costrette a controllare due fonti di gioco. Poi c'è Foggia, talento ritrovato dopo l'esilio forzato a Reggio Calabria e Cagliari: Delio Rossi ha saputo rivalutarlo tornando sui suoi passi e il giocatore ha risposto benissimo. Oggi il talento napoletano rappresenta uno dei punti di forza della squadra biancoceleste, capace di dare un contributo determinante in attacco e altrettanto incisivo in fase di copertura. Foggia è ormai un punto fermo della squadra e il tecnico lo manderà in campo sia domani contro il Bologna, che martedì sera contro la Juventus quando, l'assenza forzata per squalifica di Zarate, rilancerà dal primo minuto Tommaso Rocchi. In un momento così delicato della stagione, difficile ipotizzare un turn over da parte di Delio Rossi che, nel doppio impegno ravvicinato, dovrebbe confermare la squadra base, rinunciando esclusivamente all'attaccante argentino. Dall'infermeria, intanto, arrivano buone notizie: Mauri e Ledesma sono tornati a lavorare con il gruppo.

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