Lazio, maledizione Olimpico
Da allora altre quattro partite a Roma in cui la Lazio ha raccolto soltanto due punti contro le due torinesi. Due pareggi per uno a uno contro Juventus e Torino separati dalle due sconfitte (1ª e 3ª di ritorno) con Cagliari e Milan. In quattro giorni la Lazio dovrà fare del suo stadio la propria roccaforte: prima il Bologna dell'ex Mihajlovic in campionato, poi la Juventus in Coppa Italia per cercare di salire in corsa sul treno che porta in Europa. A guardar bene i numeri, già nel primo anno della gestione Rossi (stagione 2005-2006) era accaduto qualcosa di simile, con la Lazio incapace di vincere all'Olimpico dalla ventunesima alla ventisettesima giornata impattando con Cagliari, Milan e Udinese prima di cadere nel derby. A fine campionato la squadra raggiunse comunque la qualificazione in Coppa Uefa, vanificata dal coinvolgimento del presidente Claudio Lotito in Calciopoli. Sabato sera la Lazio dovrà per forza di cose fare risultato, principalmente per la classifica, ma anche per non accrescere la serie negativa nelle sfide casalinghe. La peggiore, risale alla stagione 1991-92 quando la formazione biancoceleste, nelle prime sette sfide all'Olimpico, non riuscì mai a portare a casa i due punti (la regole dei tre punti a vittoria venne introdotta nel campionato 1994-95 n.d.r.) raccogliendo sei pareggi e una sconfitta. I numeri evidenziano come in questa stagione la squadra non sia riuscita a offrire il meglio di sè nella capitale: singolare il dato che emerge dal confronto tra i gol segnati in casa (15) e le reti realizzate in trasferta (20). La Lazio riparte quindi dal Bologna, squadra che all'andata fu in grado di impartire una lezione di calcio alla formazione di Rossi, segnando tre gol nel primi ventisei minuti e infrangendo i sogni di gloria della tifoseria biancoceleste dopo un avvio straordinario. Da quel momento in avanti un'involuzione di gioco e di risultati che ha fatto scivolare la squadra fino all'undicesimo posto in classifica. Ma la vittoria di domenica scorsa conquistata a Lecce ha riportato a Formello una ventata di entusiasmo che sarà preziosissimo per affrontare gli impegni della prossima settimana, decisivi per l'esito dell'intera stagione. Ma, se la strada in campionato è ancora piuttosto lunga, quella in Coppa Italia appare decisamente percorribile.