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Lazio due calci alla crisi

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«Venivamo da un periodo non bello - ha ammesso l'allenatore biancoceleste a fine partita - e quando le cose non vanno per il meglio è bene lasciare da parte le parole e pensare unicamente ai fatti». E la sua Lazio questa volta ha dato ascolto al proprio allenatore, ha messo in campo la giusta determinazione trovando sulla propria strada anche un pizzico di buona sorte. Ma la formazione è sembrata molto più quadrata rispetto alle ultime uscite. «Abbiamo trovato equilibrio in mezzo al campo - commenta Rossi - credo che questo sia l'assetto giusto, anche se la squadra ha ancora ampi margini di miglioramento. Abbiamo delle qualità importanti, ma riusciamo a dimostrare tutto il nostro potenziale soltanto a tratti». La classifica torna a sorridere ai biancocelesti che, tuttavia, occupano ancora la colonna di destra: undicesimo posto in graduatoria, ma la zona Uefa potrebbe essere ad un passo. Con Juventus e Inter nella semifinale di coppa Italia, solo un successo in finale della Samp renderebbe 2inutilizzabile" il settimo posto che, al contrario, regalerebbe comunque il passaporto per andare in Europa. «Sarà necessario guardare la classifica da marzo in avanti, prima è inutile fare calcoli o fissare degli obiettivi. La Lazio è una squadra di valore che quest'anno, dopo tre anni, ha riaperto un ciclo. Precedentemente siamo stati in grado di arrivare in Champions League, questo organico ha una buona base per ripartire, soprattutto considerando la giovane età di questi giocatori. Il mio contratto? In questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. Se mi daranno la possibilità di portare avanti il mio progetto di calcio qui, lo farò volentieri. Altrimenti andrò altrove. Sono un professionista, personalmente penso a dare soltanto il meglio di me stesso, indipendentemente dall'eventuale scadenza contrattuale o del mio rinnovo».

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