Il Milan si aggrappa all'arbitro e a Seedorf
La squadra di Allegri non riesce a completare positivamente il suo poker di trasferte difficili anche perché non ripete le prestazioni che le avevano consentito di portare via sette punti dai campi di Inter, Juventus e Lazio. Soprattutto gli attaccanti non fanno male a una difesa che rappresenta sempre il punto critico dei rossoneri. Jeda e Acquafresca combinano molto poco così come la coppia Matri-Lazzari entrata nella ripresa. Invece sarebbe davvero bastato un po' di coraggio in più per superare un Milan senza idee. Soprattutto davanti. La scusante di Ancelotti è l'assenza di tutto l'attacco brasiliano (Kakà, Ronaldinho e Pato non vanno neanche in panchina), senza dimenticare gli infortuni di Shevchenko e Borriello. Ma le assenze non bastano per giustificare il ritmo lento di una squadra davvero un pò dimessa. Il 4-4-1-1 rossonero con Seedorf alle spalle di Inzaghi e Beckham e Jankulovski larghi sulle fasce non genera praticamente nulla dalle parti di Marchetti che non compie una parata degna di questo nome in 90'. Il Cagliari, però, osa molto poco e non sfrutta le rare occasioni che crea. I sardi al 16' potrebbero passare ma il tiro di Acquafresca è centrale e Abbiati si salva con i piedi. Per il Milan da segnalare solo un bel cross di Beckham sul quale Jankulovski e Inzaghi non arrivano per un soffio, mentre al 43' ancora Inzaghi non riesce a girare in rete un cross di Zambrotta. Ed è ancora Cossu, al 45', a costringere Abbiati ad una deviazione in angolo. All'inizio della ripresa, il portiere del Milan prima deve ringraziare l'assistente di Saccani che ferma Acquafresca per un fuorigioco che non c'è e poi il palo che respinge un gran tiro di Cossu da oltre 30 metri al 4'. Ma proprio quando la partita sembra spegnersi definitivamente, arriva il regalo decisivo per il Milan al 20', quando Lopez e Marchetti non si capiscono e si scontrano, con la complicità di Inzaghi che spinge con mestiere il difensore del Cagliari. La palla finisce sui piedi di Seedorf, fino a quel punto contestato da San Siro, che non ha problemi a segnare. Manca ancora più di metà tempo, ma il Cagliari non reagisce ed è questa la sua colpa maggiore. L'unica emozione nel finale è la sostituzione di Inzaghi per Ambrosini che provoca una discreta dose di fischi per Ancelotti da parte dei tifosi.