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Di Centa bronzo dopo la paura

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Il bronzo vinto a Liberec nella Combinata conferma la sua innata capacità a soffrire e a gestire i momenti difficili, ma anche la sua grande ecletticità: specialista nella tecnica classica è però campione olimpico in carica nella 50 km a tecnica libera, la gara degli dei del fondo. E in Combinata, nella prova che abbina le differenti tecniche, aveva già vinto l'argento iridato 4 anni fa. Liberec è la conferma della sua forza di volontà dopo la partecipazione a vuoto ai Mondiali di Sapporo 2007. «Me li ricordo - spiega - perché due anni fa meno un giorno nacque mio figlio William e in gara andai malissimo. Non ero in condizione. Oggi ho avuto un pizzico di fortuna e mi riprendo la soddisfazione di rimettere una medaglia al collo». Concreto, diretto come un uomo di montagna, Di Centa non ha cambiato il suo stile di vita dopo l'oro olimpico di Torino nella 50 Km. «Torino è stata una grande iniezione di fiducia e oggi tutto quanto vinco è qualcosa in più, che mi viene come regalato». Sposato con Rita, quattro figli (Laura, martina, Gaia e William), Giorgio Di Centa (Cs Carabinieri, 36 anni) ha nove presenze sul podio in Coppa, senza vittorie. È argento in combinata ai Mondiali di Oberstorf 2005. Due quarti posti ai Giochi di Salt Lake City 2002 e Torino 2006. La sua più grande impresa è l'oro nella 50 Km nell'olimpiade italiana. Nel suo medagliere olimpico vanta poi l'oro in staffetta 2006 e l'argento a Salt Lake City 2002. Nel giorno di Di Centa anche lo sci alpino torna a dare soddisfazioni all'Italia. Cristof Innerhofer ha conquistato il terzo posto nella supercombinata di Coppa del Mondo a Sestriere. Terzo nel super-G dellaa mattina, Innerhofer si è difeso bene anche tra i pali stretti dello slalom speciale. Un'autentica impresa per uno specialista delle discipline veloci. La vittorie è andata all'austriaco Baumann davanti al francese Lizeroux. Terzo a parimerito con l'italiano c'è Carlo Janka, vincitore grazie a questo risultato della coppa di specialità in supercombinata. L'azzurra Nadia Fanchini, invece, nel supergigante di Tarvisio si è salvata per il rotto delle cuffia. Ha ottenuto un quinto posto e questo le basta a mantenere il primato nella classifica generale di supergigante quando mancano due sole gare alla fine della stagione. Ma la bresciana ha solo quattro punti di vantaggio sulla svizzera Fabien Suter: 300 contro 296. Poi, a quota 261, c'è la temibilissima americana Lindsey Vonn, che ha vinto la gara davanti alla svizzera Suter e alla slovena Tina Maze.

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