Roma saluta subito la coppa Italia
A sorpresa Nando Gentile ha spedito in quintetto Gigli. Ed è stato proprio il romano nato in Sudafrica ad aprire il fuoco dalla lunga. Ma la sua tripla non ha avuto epigoni se è vero che nei primi 20' l'unico altro canestro pesante capitolino è stato insaccato da Gabini. Niente invece dagli esterni, spenti, senza nerbo e imprecisi. E soprattutto incapaci di frenare la mareggiata bianconera. È vero, la spinta verso l'allungo La Fortezza l'ha avuta da alcune fischiate più che contestabili ma poi, invece di fare la faccia brutta la squadra di Gentile s'è depressa. Di là invece Boykins ha orchestrato con magistrale lucidità, innescando gli altri ma insaccando soprattutto: 14 per lui, contro 17 di totale fatturato dagli esterni capitolini. E allora il 48-32 fissato al 20' per i bolognesi non è stato certo una sorpresa. Per provare a ribaltare una situazione difficilissima Gentile ha deciso di lasciare a osservare Brezec e Becirovic e dare spazio a un misto di classe e gregariato. Tonolli ha fatto capire con che grinta andava affrontata la contesa, Douglas ha mostrato le doti che gli si riconoscono e così, tra strafalcioni, fischiate casalinghe e canestri la partita s'è rovesciata. Peccato che dopo aver dato fiato alle speranze di Roma, Gabini si sia prodotto in un monologo offensivo di scarsa sostanza, ignorando gli altri e sprecando palloni pesanti. Hutson e Douglas non hanno ricevuto le assistenze che invece la squadra avrebbe dovuto servire loro e così Boykins, Mvp con 21 punti e 9 assist, Ford e Vukcevic hanno chiuso l'incontro. Intanto nella prima partita, trascinata dal folletto Peppe Poeta (18 punti), la Bancatercas Teramo, esordiente in Coppa Italia, ha guadagnato la semifinale sconfiggendo Avellino, campione in carica, 76-70.