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Difficile conciliare il rispetto per un grande atleta con la ...

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In Italia per una serie di conferenze, il campione ha incontrato ieri la stampa a Roma. Ha espresso affetto per il nostro paese, ricordando il carisma di Primo Nebiolo e i risultati di Sara Simeoni, Marcello Fiasconaro, Pietro Mennea, Alessandro Andrei, esprimendo inoltre riconoscenza nei confronti di Elio Papponetti, storico organizzatore del meeting di Formia, evento in cui l'atleta cubano scoprì nella sua interezza, alla vigilia dell'olimpiade di Montreal, l'eccezionale potenziale sul doppio giro di pista. Vice-ministro e presidente della federazione di atletica del suo paese, era prevedibile che Juantorena elencasse le indiscutibili conquiste dello sport cubano, sottolineando in particolare come l'esistenza dell'obbligatorietà dell'attività motoria a tutti i livelli di istruzione sia «colonna vertebrale del processo educativo dei giovani». Meno prevedibile che evitasse di magnificare un regime dittatoriale in carica da cinquanta anni. Ne avevamo avuto illuminante anticipazione leggendo una nota contenuta nei fogli di presentazione della conferenza: «la Rivoluzione cubana vive e continua la sua marcia vittoriosa nella società socialista»...

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