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Riccardo Loria Totti come Gerrard. ...

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Un'annata non facile, iniziata nel peggiore dei modi. «Ho sentito che stavo attraversando il periodo peggiore della mia carriera - spiega il terzino sinistro - nuova lingua, nuovi schemi e nuovo ambiente: avevo bisogno di tre-quattro mesi per tornare ai miei livelli e ritengo che negli ultimi tempi sia io che la squadra stiamo attraversando un ottimo momento». E il norvegese per riconquistare la fiducia del proprio pubblico ha messo in campo tutto il proprio carattere. «Quando giocavo male avevo una sola cosa in testa: tornare al più presto quello di prima. Ho lavorato ogni giorno con due sessioni di allenamento per tornare in forma il più rapidamente possibile». È questo il segreto di Riise, che non si è pentito neanche per un attimo della scelta fatta in estate. «Il trasferimento a Roma mi ha migliorato come giocatore. In Italia si gioca un campionato superiore e non poteva essere altrimenti visti i grandi giocatori che giocano nella Roma». Uno su tutti: Aquilani. «Quello che vedo di più fuori dal campo è Alberto. Mi ha aiutato a iniziare bene il mio lavoro qui. Non si può prescindere da un giocatore come lui quando si lotta per vincere campionato e Champions». Aquilani non è il solo ad aver impressionato Riise in questi mesi romani. «Lui e Menez sono giocatori con una tecnica brillante. Ci sono grandi giocatori in questa squadra, ma la tecnica e la velocità di esecuzione che esprimono questi due è impressionante. Hanno un grande futuro davanti a loro». E poi c'è Totti. «È una grande persona. Lui è come Gerrard, un giocatore favoloso, un signore che gode di grande rispetto, sia da parte della Roma che dei giocatori delle altre squadre». Il paragone con Liverpool non si esaurisce qui. «La Curva Sud è come la Kop: ho pensato più volte, come sono stato fortunato a giocare in due club che hanno tifosi meravigliosi». Infine l'unica cosa che ancora gli manca a Roma, il gol. «Non ho ancora segnato, ma sono paziente. Se ci sarà un'occasione per segnare non mi tirerò certo indietro».

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