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Moratti: "Avremmo vinto lo stesso"

Inter vs Milan

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Come accade in casa milanista, dove si passa dall'intransigenza all'opinione esattamente opposta. «Per me i punti di distacco sono 8, non 11 - attacca subito l'ex bandiera rossonera Gianni Rivera - perché di solito i gol di mano si annullano...». Che questo non voglia dire automaticamente che anche in caso di rete annullata non è detto avrebbe vinto il Milan evidentemente poco conta, l'ex golden boy preferisce ragionare sul suo Milan, al quale «servono rinforzi ma innanzitutto qualità, perché ringiovanire soltanto non basta. E ora bisogna stare attenti a chi spinge da dietro». Anche un altro milanista doc come il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni sta «dalla parte di chi non segna con le mani», mentre l'ex rossonero Demtrio Albertini non è d'accordo. «Intanto - esordisce il vice presidente della Federcalcio - questo derby è stato uno spot per il calcio, una partita bellissima. Per me il Milan meritava il pareggio, ma in quanto al tocco di mano lo reputo un gesto involontario e quindi la rete era da convalidare». I milanisti di oggi, come Jankulovski e Kaladze, garantiscono che «l'umore nello spogliatoio è buono, andiamo avanti lo stesso e continueremo a lottare», anche se più delle parole di ieri avrebbero convinto le azioni, sul campo, dell'altro ieri. Giorno in cui Massimo Moratti è rimasto folgorato dalla sua Inter, perché «può darsi che il tocco di mano di Adriano fosse determinante - ammette il presidente dell'Inter - ma avremmo vinto comunque perché eravamo davvero determinati». E poi per lui è una soddisfazione troppo grossa quella rete, più che altro per il suo marcatore. «Adriano è la scommessa vinta da tutti. Mi pare che Mourinho si sia comportato in maniera tale da poterlo recuperare in pieno, e questo mi fa molto piacere». E si vede. Come si nota che Mourinho vuole già voltare pagina. Per lui il derby ormai è solo «una vittoria già dimenticata. Io l'ho fatto, adesso penso solo al Bologna e neanche al Manchester, perché la sfida di sabato per noi è una partita importante. E poi per me non era un giorno speciale: io di derby ne ho già giocati 50». A Milano però non l'aveva mai vinto. E allora, ruolo da duro a parte, anche per lo Special One dev'essere stato speciale, eccome.

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