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Carlantonio Solimene [email protected] Forse alla fine ...

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Adriano, come accadde per Gilardino, rischierebbe fino a due giornate di squalifica. Piccato il commento del Governatore della Lombardia Formigoni: «Io sto con chi non segna di mano». Le moviole hanno concordato: la rete era da annullare. Il braccio di Adriano fa un movimento sospetto e accompagna il pallone in rete. Lo stesso Moratti, sostenendo che l'episodio non è stato determinante, ha ammesso tacitamente l'illiceità della marcatura. Resta il problema di una regola a cui sono state date troppe interpretazioni nel corso degli anni e in cui ha un peso determinante la discrezionalità dell'arbitro. «Il fallo di mano - spiega il moviolista Rai Carlo Longhi - è l'unica infrazione in cui viene ancora chiamata in causa la volontarietà. E non è sempre facile stabilire se ci sia o meno. Nel caso di Adriano, il gesto sembra voluto». Anche se Longhi frena sull'utilizzo della prova tv: «Non credo, l'episodio di Gilardino era chiarissimo, questo molto meno». La soluzione, secondo il moviolista, è quella di punire le braccia larghe ogni volta è impossibile valutare la volontarietà. Il presidente Figc Giancarlo Abete rilancia, invece, l'idea dei giudici di porta. L'Italia è pronta ad avviare la sperimentazione ma, per valutarne modi e tempi, «bisogna girare la domanda a Blatter». C'è anche una piccola fetta di addetti ai lavori, Buffon e Albertini tra gli altri, che perdona Adriano credendo nell'involontarietà del mani. Posizioni diverse che ora il giudice sportivo dovrà unificare nel suo verdetto.

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