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La Roma a Bergamo punta al 4 posto

Francesco Totti

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Mentre Genoa, Fiorentina e le due milanesi si toglieranno punti tra di loro, i giallorossi dovranno battere l'Atalanta di Del Neri che in casa spesso lascia le briciole agli avversari. Nella testa di Spalletti ci sono ancora i tre gol rifilati dai bergamaschi all'Inter. «È stata l'unica squadra a segnare tre reti alla capolista - ricorda - questa partita ci riserverà moltissime insidie e servirà tutta la forza che abbiamo». Ma il tecnico non si vuole nascondere e sta dalla parte dei giocatori, ormai convinti del nuovo obiettivo della Roma: il podio del campionato. «Io devo convincerli che possono essere più bravi di quello che sono e guardo più in su di loro. Dobbiamo fare risultati eccezionali per ambire a posizioni importanti. Già abbiamo uno svantaggio difficile da colmare, quindi bisogna mantenere la testa bassa e pedalare forte». Dal presente al futuro. L'allenatore, interrogato sui suoi progetti, sottolinea che «a me nessuno ha parlato di rinnovo (il contratto attuale scade nel 2011, ndr), non mi manca niente e forse devo dare di più di quanto ho fatto finora. Il mio futuro sarà a Roma? Non è importante, contano solo i risultati della squadra. Io sono già pagato in maniera corretta». Spalletti non vuole sbilanciarsi ma al tempo stesso fa capire che sta programmando la prossima stagione insieme alla società. «È vero, stiamo pensando al ritiro estivo, i dirigenti stanno visionando delle situazioni all'estero e in Italia. Torneremo in montagna, anche per favorire nel frattempo il lavoro sui campi di Trigoria. Ora effettivamente sono brutti e per i calciatori diventa difficile. Il mercato? La società ha organizzato un gruppo di osservatori che lavorano in maniera funzionale. Floccari è uno di quelli che abbiamo seguito, è bravo». E oggi sarà il pericolo numero uno per la difesa della Roma. Chiusura sui due casi più spinosi, Aquilani e Panucci, entrambi rimasti a casa. «Per Alberto - riconosce il tecnico - non è un momento facile ma lui deve capire che se vuole venirne fuori dipenderà dal suo comportamento. Quando un nostro calciatore viene fischiato, ci sentiamo fischiati tutti e non è da Roma prendere di mira un giocatore. Panucci? Dopo Napoli non è successo più niente» conclude Spalletti. Tra i due non è ancora tempo di pace.  

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