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Lazio, ultima chiamata

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Qualsiasi altro risultato avrebbe l'effetto di ridurre ai minimi termini le speranze biancocelesti di risalire una classifica sempre più deludente. Il tecnico biancoceleste prova ad allontanare la pressione dalla sua squadra: «Il risultato è di capitale importanza ma non mi sembra che siamo già all'ultima spiaggia. Non è una situazione da fine campionato in cui o la va o la spacca. La classifica, l'ho sempre detto, andrà vista da marzo in avanti, in quel momento si faranno i conti». I segnali di risveglio di Firenze non sono bastati e Rossi teme molto la sfida contro un Toro ferito ma non abbattuto: «Dovremo avere pazienza, sbagliare poco e soprattutto cercare di fare risultato». Poi parte l'appello ai tifosi che solitamente non aveva mai fatto: «Dovranno restarci vicino fino al novantacinquesimo minuto. La nostra gente ne ha viste di tutti i colori e sa bene quando una squadra cerca di dare il massimo. Penso che ci aiuteranno perchè anche loro sanno che è un momento particolare». Per quanto riguarda il Torino, Rossi ha spiegato che la squadra di Novellino «non verrà di certo a fare una partita a viso aperto. Sarà difficile perchè i granata cercano di non farti giocare per poi agire di rimessa». Non gli è mai piaciuto fare polemiche sugli arbitri e così non ha gradito il dossier presentato dal Torino proprio alla vigilia della sfida con la Lazio. Fischierà l'esperto Saccani, a lui il compito di allontanare le ombre granata e quelle meno sbandierate biancocelesti. Intanto ieri Lotito ha trascorso il pomeriggio a Formello per ribadire alla squadra quanto sia importante cominciare la rimonta. Da subito.

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