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Milan, assalto finale al cartellino di Beckham

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Quello rossonero, che in queste ore palpita per il destino del suo nuovo eroe, da ore leggenda del calcio inglese così come lo fu Bobby Moore quarant'anni fa. Perché la lega americana ha dato l'ultimatum: entro oggi infatti è assolutamente imperativo che «si porti a conclusione questa faccenda e veniamo a sapere se vogliono o no (i dirigenti del Milan, ndr) comprare David Beckham», ha detto il patron della Major League Soccer, Don Garber. Che ha poi concluso con uno scocciato: «non c'è nessun motivo per tirare le cose in lungo». Sulla stessa linea l'allenatore dei Los Angeles Galaxy, Bruce Arena, che va anche oltre. «Beckham? Se decidesse di restare al Milan perderemmo un grande giocatore. Tuttavia, il calcio è uno sport di squadra e non è come nel basket, dove un giocatore può fare la differenza». Insomma, via il dente via il dolore, se è così che deve andare. Solo che per il Milan la scadenza imposta dalla Mls non è perentoria, e l'ha detto chiaro. Forse perché chiudere di venerdì 13 non sembra il massimo, più verosimilmente perché un accordo del genere non si raggiunge nel giro di ore. Anche se la decisione del giocatore sembra palese, soprattutto ascoltando le sue tante dichiarazioni d'amore, di cui questa - («il Milan mi ha fatto un mondo di bene. In un mese e mezzo la mia condizione è cresciuta del 100%: questa è la cosa più importante») è solo l'ultima di una lunga serie. Insomma, a giorni, forse a ore, dalla soluzione del dilemma una cosa è chiara: per Beckham dove c'è Milan c'è casa.

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