Il Gigante dei rimpianti

Nuova campionessa del mondo è la sconosciuta tedesca Kathrin Hoelzl, 24 anni e due podi in carriera visto che mai aveva vinto prima di ieri: argento alla slovena Tina Maze, bronzo alla finlandese Tanja Poutiainen. «La gara l'ho persa nella prima manche - ha spiegato l'azzurra -. Nevicava forte e la visibilità era scarsa. Se non vedo bene, scendo con il freno tirato a metà. È un fatto inconscio, mi succede sempre. Non riuscivo a prendere coraggio nelle curve: sono scesa e basta, ma così non si ottiene nulla Ho fatto del mio meglio nella seconda, tirando fuori tutto quello che c'era. Al quarto posto qualcuno doveva esserci, non mi lamento troppo». Peccato grosso, davvero. Perché una medaglia era alla portata per una che scia come lei tra le porte larghe, anche se il ghiaccio tanto amato era sparito sotto la nevicata. Meglio della Karbon, nella prima manche la più brava delle nostre era stata Nicole Gius, piazzatasi sesta: nella seconda, però, l'altoatesina è volata via infilzando una porta e rimediando, dopo un brutto volo, delle botte alle ginocchia. Con la sempre acciaccata Karen Putzer che ha fatto del suo meglio chiudendo in ventesima posizione, la gara delle italiane era sembrata compromessa già nella prima manche quando l'attesissima Manuela Moelgg, la più in forma delle nostre con due secondi posti in stagione, era volata via dopo 20 secondi di gara e con un intertempo tra i migliori. «Ho commesso il mio solito errore - ha raccontato Manuela - mi sono inclinata troppo e sono andata un po' in rotazione». Giornata da dimenticare, insomma. Per le nostre e anche per l'austriaca Katrin Zettel, in testa con un largo vantaggio dopo la prima discesa e invece tradita dalla neve morbida nella seconda: un errore dietro l'altro e, infine, un sesto posto del tutto insoddisfacente. Buon per la tedeschina Hoelzl, classica vincitrice di un giorno. Domani, si chiuderà con lo slalom.