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Quando il calcio è un affare di famiglia

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Meglio i parenti, meglio i fratelli, ammesso che non siano serprenti. Totti si presenterà tra qualche tempo davanti a Rosella Sensi, per firmare l'ultimo contratto della sua vita di calciatore, in compagnia di Riccardo. La squadra del capitano giallorosso è snella: un commercialista, Leonardi, e un consigliere, preparatore atletico e uomo di fiducia allo stesso tempo: Vito Scala. In realtà Totti fa quasi tutto da solo. Del Piero, invece, conta sul'aiuto fattivo del fratello Stefano, 8 anni più grande di lui, ex Primavera della Sampdoria, allenato anche da Marcello Lippi. Insieme hanno creato una società: la Edge srl, che prende il nome del chitarrista degli U2 e vanta un fatturato di 10 milioni di euro. Investimenti, affari e non solo pallone. Totti e Del PIero, insieme ad Alessandro Nesta, che ha lasciato l'avocato Canovi per farsi rapresentare dal fratello Fernando, hano aperto una strada. E inaugurato un trend per i campioni del futuro. Così Mauro Zarate, la stella della Lazio, lascia parole e musica al fratello Sergio, il famoso Raton del'Ancona (stagione '92-'93), più bravo a trattare con le società che a dare calci al pallone. E Giorgio Chiellini, dopo aver molato Davide Lippi, ha preferito non allontanarsi dalla cerchia familiare e alle trattative si presenta con Claudio, il fratello gemello. Quella dei fratelli Balotelli è una storia ancora diversa. E non perché Mario è stato adottato. Quanto perché lo seguono sin dall'inizio della sua avventura. Sono stati loro, Corrado e Giovani, ad aiutarlo sin da quando l'interista, ad appena 12 ani, era stato ingaggiato dal Lumezzane. Loro lo hanno portato a Barcellona per un provino e hanno trattato con la Fiorentina, che lo voleva ingagiare prima che si muovese l'Inter. Nella vita fanno altro. Gestiscono una società di servizi, la Pandora service, che fornisce consulenze e mediazioni ale società italiane intenzionate avendere prodotti al'estero. Insomma il calciomercato è sempre più una «cosa di famiglia».

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