"Aquilani via, no deve restare"
«Alberto - dice il tecnico trasteverino - deve e può restare nella Roma. Ha di fronte una scelta di vita ma per come è cresciuto mi dispiacerebbe se andasse via. Il suo valore non si discute, i troppi infortuni lo hanno penalizzato, altrimenti sarebbe già un punto fermo per Spalletti. Nonostante tutto è riuscito a rimanere a grandi livelli: la sua presenza in Nazionale lo dimostra. Domenica ho sentito i fischi contro di lui, mi dispiace perché a un ragazzo così servirebbe un conforto. Aquilani ha bisogno di "coccole" - spiega Mazzone - e i tifosi della Roma sanno farlo benissimo, ma li capisco: sono dispiaciuti per le sue prestazioni». Un altro romano e romanista, Giuseppe Giannini, la vede come il suo ex allenatore. «Non penso che Alberto sia un giocatore perso - dice l'attuale tecnico del Gallipoli - credo che la società faccia bene a tenerselo stretto. I fischi? È un modo particolare dei tifosi per dimostrargli amore. Da lui è giusto pretendere qualcosa in più come da Totti e De Rossi. Non credo che possa soffrire la loro presenza in rosa, ora sta a lui trovare il modo di convinvere con altri giocatori romani così importanti». Molto più severo Zibi Boniek. «Quando Aquilani sarà sano e si allenerà per tre settimane di seguito allora potrà chiedere spazio al tecnico. Noto - spiega l'ex giallorosso - che quando gioca poco si innervosisce. Magari lavora bene per due settimane e pretende il posto da titolare: è un comportamento che non mi piace». Chiusura con Sebino Nela. «I problemi di Aquilani - analizza l'ex difensore della Roma - sono iniziati molto tempo fa. È un giocatore di un valore che la società vorrebbe tenere, credo che lui abbia lo stesso desiderio. Non è facile rientrare da un lungo stop, se sbagli partita puoi essere criticato. Probabilmente lui avverte un amore diverso nei suoi confronti rispetto a quello che prova la gente per De Rossi e Totti. Ma nel calcio di oggi se non sei Cristiano Ronaldo o Messi la maglia da titolare non te la può garantire nessuno. Quindi o rimane e sa che si deve impegnare per il posto in squadra oppure se ha delle proposte è giusto valutarle. Mi sembra che Aquilani abbia più di un dubbio sulla sua posizione a Roma e nella Roma: questo è già sufficiente per pensare di cambiare aria».