Il futuro dei marchi secondo Kant «Rilancio nel rispetto della tradizione»
Paradossalmente, ma in fondo oggi pare logico, i marchi di lusso non sono entrati in crisi anzi, hanno avuto un grande sviluppo, soprattutto la Aston Martin ricca di nuovi modelli e di una espansione produttiva. Il colosso indiano Tata che è in straordinaria espansione oggi in India, dove c'è un mercato di nuovi potenziali acquirenti di miliardi di persone, e che sta per lanciare sul mercato la nuova super utilitaria da 1700 euro, la Nano. Abbiamo avuto occasione di incontrare il manager della Tata, settore automobilistico; ha concordato con noi nel dichiarare che, l'unica crisi, per il marchio Jaguar, è la ricollocazione sul mercato. I veri «jaguaristi» non si sono mai riconosciuti nell'era Ford e hanno considerato l'ultimo periodo d'oro delle Jaguar quello della gestione privata di sir John Egan. Erano gli anni '90 le Jaguar vendevano migliaia di modelli in Europa e negli Stati Uniti. Alla tradizionale bellezza Egan era riuscito a dare alle Jaguar l'affidabilità che da anni alle Jaguar mancava: ai componenti elettrici Smith scelta obbligata britannica della allora casa madre pubblica British Leyland, si preferì il sistema Bosch, e d'incanto le Jaguar di Egan cominciarono a funzionare. Di passaggio a Londra, abbiamo incontrato Ravi Kant, il capo della Rava Motors che, nell'ultimo anno ha rilevato oltre la Jaguar, la Land Rover. Come procedono i rapporti Tata e Jaguar? «Il rapporto è iniziato con la massima fiducia e trasparenza nei rapporti, ed è questa la linea che manteniamo». Anche ora che è iniziata la crisi? E con la riduzione della forza lavoro, che farete? «Non è una mia competenza, è di David Smith, e a lui e al suo staff spettano le scelte da operare». Ci sono stati rilevanti cambiamenti nella situazione della Jaguar con il cambio di proprietà? «La trattativa si è svolta con estrema rapidità e ha colto tutti di sorpresa. Ma la tradizione è salda, come la capacità di produrre nuovi modelli e, quindi suscita interesse nei clienti, è il nostro obiettivo. Le prestazioni dei modelli Jaguar si traducono nel recupero del mercato, sia nella ritrovata tradizione che sulla vendita».