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Milan, adesso si fa dura

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E Davide Di Gennaro, giovane ex rossonero, si cala nel ruolo di uomo del giorno: è lui che al 33' porta in vantaggio la Reggina, irrompendo in area avversaria su un retropassaggio di Corradi e battendo Abbiati. Il Milan, più accademia che realismo, fatica a reagire, e l'unico spunto veramente di nota è di Ronaldinho, che al 41' ubriaca di finte tre avversari ma tira appena largo dal limite. Anche nella ripresa la Reggina continua a non correre gravi rischi, chiude gli spazi e riparte bene, e Di Gennaro per poco non bissa, con un bel sinistro da fuori al 9'. Entra Seedorf al posto di un moscio Ambrosini, dall'altra parte Sestu rileva Di Gennaro, la ragnatela di Orlandi continua a irretire il Milan, che s'innervosisce: tanto più quando al 16' l'arbitro Pierpaoli annulla per fallo di mano un gol a Seedorf, che aveva ribadito in rete il pallone respinto dal palo su tiro di Kakà. C'è tempo per rimediare, comunque: esce Ronaldinho, il Milan segna, grazie a una discesa di Pato e alla malaccortezza di Krajcik che lo affossa in area. Kakà segna il rigore (è il 22'), il nuovo entrato Inzaghi sfiora il gol di testa al 28', la pressione cresce. E Kakà esce, stirato. Sestu reclama un rigore (intervento di Antonini), Beckham continua a fiondare palle in mezzo, a Inzaghi manca sempre una lira per fare un milione, l'assedio non sfonda, il tempo fugge e la Reggina porta a casa un punto d'oro (e Corradi ha anche il match-point in contropiede all'ultimo minuto). A Beckham arriva se non altro la convocazione di Capello in nazionale. Prima del match Galliani ha confermato che i Galaxy di Los Angeles hanno rifiutato un'offerta rossonera per il cartellino dell'inglese, ma c'è ancora tempo e volontà per trattare.

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