L'Inter va in fuga

Soprattutto Figo è una sorpresa visto che tutti pensavano al rilancio di Balotelli, e lui e Stankovic, dopo il solito gol di Ibra che al 12° mette la gara in discesa per i nerazzurri, lo ripagano con due gol di testa. Insoliti, per due centrocampisti di tocco, ma pesanti. Come pesante è il tre a zero con cui l'Inter torna a vincere, in trasferta e al sud, sbloccando subito e chiudendo nella ripresa, come due settimane fa a Catania. E per l'Inter era «importante vincere prima del derby», spiega lo stesso Ibra, ancor prima del pari del Milan che finisce a otto punti di distanza dalla vetta. Ibra che a Lecce parte subito alla grande: prima un gran cross per la testa di Stankovic, che però a due metri dalla porta non riesce a schiacciarla. Poi col destro dai sedici metri, su imbeccata geniale di Cambiasso, che sblocca la gara e gli permette di salire a 14 centri in 22 partite: non male. E allora proprio come a Catania l'Inter passa nei primi minuti di gioco, e da lì fa la partita che vuole fare. Perché in difesa Materazzi e Burdisso non soffrono gli attacchi di un Lecce non certo incontenibile, mentre davanti diventa un Ibra contro tutti come al solito, con l'unica novità di quel Cambiasso che avanza di più, come faceva lo scorso anno. Julio Cesar fa una sola parata in tutto l'incontro, ma decisiva. Sul colpo di testa di Stendardo, dimenticato da Stankovic, il suo balzo è strepitoso. Poi più nulla. Dall'altra parte invece l'Inter prova subito a chiudere. Sempre con Ibra, che chiede anche un rigore per un intervento di Esposito in area e invece si vede ammonire per aver tolto la gamba. Nella ripresa il Lecce parte più convinto, ma non arriva mai al tiro. L'Inter invece crea di più, e soprattutto si rende pericolosa. Incredibile cosa si mangia Maicon a tre metri da Benussi, dopo che un rimpallo favorevole che lo libera solo nell'area piccola. I nerazzurri continuano a spingere e passano ancora con Figo, al 26'. Santon sulla sinistra ha spazio, la mette in mezzo per il portoghese che altrettanto libero schiaccia di testa sul lato opposto uno dei pochissimi palloni che tocca in tutta la sua partita. I cambi di Beretta, con Zanchetta e Cacia al posto di Papa Waigo e Tiribocchi, non cambiano nulla. Dieci minuti dopo il gol di Figo Stankovic gira all'incrocio di testa un calcio di punizione di Maicon. Gara stra-chiusa e pensieri che volano già al derby, nel quale mancherà sicuramente Balotelli, entrato a quattro minuti dal termine e ammonito, lui diffidato, per non aver rispettato la distanza in barriera. Un'altra beffa per lui, dopo l'esclusione a sorpresa di Lecce. Un'arma in meno per l'Inter, che però a Lecce ha ritrovato gioco e risultato. A -7 dal big match c'è di che accontentarsi.