Anche le pagelle bocciano Collina
Non è un complimento per la professionalità dei giornalisti impegnati ad esprimere le loro valutazioni ma quando si riscontrano almeno dieci casi in cui un arbitro ha avuto, per la stessa partita, due voti di differenza in due pagelle sono giustificate alcune perplessità. Tuttavia mi auguro che, almeno nella media, i dati possano costituire materia di studio e di riflessione. Ebbene tra i 34 arbitri utilizzati nelle prime 22 giornate solo 5 hanno una valutazione media sufficiente ma tre di questi hanno arbitrato soltanto una o due partite. Di regola c'è una certa benevolenza nei confronti degli esordienti ai quali inoltre viene quasi sempre affidata una partita «facile». Tra gli arbitri che hanno diretto almeno 4 partite solo due, Giannoccaro e Russo, hanno superato la sufficienza e non lo si può ritenere, con tutte le riserve che ho ricordato, un dato incoraggiante. Com'era facilmente prevedibile Collina, da grande ex arbitro, si è affidato a quello che mi piace definire il Manuale Cancelli della designazione e che impone l'assegnazione delle partite ritenute più importanti (che peraltro non sempre sono le più difficili) agli arbitri considerati migliori. Non è certamente un caso che le sei partite di maggior rilievo (quelle che hanno avuto per protagoniste le due milanesi, la Juventus e la Roma) siano state dirette da due soli arbitri, 4 da Rizzoli e 2 da Morganti. Inoltre un altro arbitro, Rocchi, ha avuto due derby, quelli di Roma e di Torino (quello milanese lo ha avuto Morganti). Lo stesso Rocchi è passato alla storia come l'unico arbitro ad aver diretto due partite in calendario nello stesso turno. Sono sempre di più convinto che la designazione sia la madre naturale della famosa sudditanza psicologica. Un arbitro ambizioso (lo sono quasi tutti, soprattutto i più bravi) non si metterà mai nella situazione di essere scartato per la direzione di una partita di cartello. Di qui gli inevitabili favori, aiuti o aiutini alle squadre di maggior prestigio. Tutto questo a prescindere dalla malafede che in qualche caso è stata dimostrata ma che dobbiamo sperare sia stata debellata o almeno ridotta. Una trasmissione televisiva ha svolto un sondaggio per chiedere quale potesse essere il provvedimento più urgente da adottare per migliorare il sistema arbitrale. Purtroppo ed inevitabilmente ha ottenuto i maggiori favori l'introduzione della moviola, che personalmente considero alla stregua di una malattia terminale ma soprattutto un sistema inapplicabile nel calcio. Infatti i riferimenti ad altre discipline sportive che utilizzano la tecnologia sono facilmente confutabili. A mio parere il sistema nettamente migliore sarebbe quello del sorteggio integrale. Non servono 34 arbitri per dirigere 10 partite, ne basterebbero 20, scartando e sostituendo ovviamente quelli che dimostrassero di non essere all'altezza. Ovviamente una soluzione del genere non sarà mai adottata da Collina che, quando arbitrava, avrebbe voluto dirigere lui tutte le partite più importanti. C'è ovviamente incompatibilità tra la mentalità di un grande arbitro e la formula più equilibrata ed onesta che, senza curare definitivamente tutti i mali del nostro calcio, migliorerebbe e rasserenerebbe il clima del nostro campionato.