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Inter capolista a Lecce per dare la scossa decisiva al campionato

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Mou prova l'allungo

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E allora Lecce, e il Lecce, potrebbe essere l'occasione per riprendere il passo, tornare a convincere e magari tentare un nuovo scatto per vedere se la fuga è ancora possibile. Fuga ormai impossibile invece, almeno per ora, è quella di Mario Balotelli, tenuto a forza nel mercato di gennaio. E allora tanto vale convocarlo e tornare a schierarlo dopo quasi due mesi, visto che Adriano è squalificato e Cruz non disponibile. E, soprattutto, lui è tornato a dar retta al sergente Mou. «Ci sono tre tappe - spiega Mourinho a proposito della sua situazione personale - non fai quello che voglio, fai quello che voglio perché lo dico io, fai quello che voglio senza che io lo dica. In questo momento Balotelli è nella seconda tappa. Se arriva alla terza fase, perfetto. Se è finita la prima tappa, sono già abbastanza soddisfatto». Per un motivo semplice e chiaro: perché «Balotelli è giovane e il potenziale c'è, altrimenti non si parlerebbe tanto di lui. E ha tutto - analizza Mou - per giocare in più ruoli: come attaccante, alle spalle delle punte, come ala. Bisogna migliorare la sua responsabilità in campo: una squadra non è fatta da dieci giocatori più Balotelli». O meglio, la primavera può ancora esserlo, la prima squadra proprio no. Qui si fa sul serio, anche perché alle spalle dell'Inter la Juve avrà anche rallentato, ma i cugini rossoneri incalzano. «Il Milan? - si interroga l'allenatore dell'Inter, ironico come sempre - bene. Pato bene, Kakà bene, Beckham bene, è una squadra con qualità... ma stanno sei punti sotto». Brillante, come sempre a livello personale. Meno come squadra, che perde colpi e punti. Anche se lui pensa sempre positivo, vincente. Perché «non si può guardare indietro e parlare coi "se", e comunque sia Milan che Juventus sarebbero felici di cambiare la loro posizione con la nostra». Quella che proverà a rafforzare in via del Mare. Schierando di nuovo Muntari a centrocampo, dopo la squalifica, con Stankovic trequartista e Chivu che dovrebbe riprendersi il posto da titolare in mezzo alla difesa scalzando Burdisso. Aspettando Vieira per il derby, così come Adriano. E dimenticandosi di Quaresma, almeno per ora. «Vedremo col tempo - conclude Mou - se è stato un buon affare per l'Inter oppure no».

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