Fame di potere
Anche se in realtà il motivo per il quale ieri non si è potuto mettere a segno un blitz nel rinnovo del governo di Lega, non è tanto legato alla figura del presidente uscente - a cui tutti riconoscono due anni e mezzo di conduzione intelligente e illuminata, anche se però dicono di volerci pensare ancora - quanto invece alla fame di potere dei club. Nessuno è disposto a recedere dall'idea di avere un posto nel Consiglio, l'organismo attraverso il quale passa adesso quasi tutto il potere, specie dopo il depotenziamento dell'assemblea. E così, quelli destinati a rimanere fuori hanno addirittura proposto di portare in Consiglio tutte e 20 le società. Ora Matarrese rischia: elezione del presidente di Lega fissata entro il 6 marzo.