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Domenico Latagliata Fallito il ...

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In realtà, fu quella la classica gara della vita: da quel momento in avanti, infatti, l'azzurro non è più andato nemmeno vicino a una vittoria in Coppa del Mondo e l'exploit sulle nevi svedesi rischia di rimanere un acuto isolato in una carriera comunque dignitosa. Oggi in ogni caso, Staudacher tenterà di difendere il proprio titolo (ore 11) e certamente andrà applaudito per quanto combinato a fine gara: merito suo, in ogni caso, l'essersi fatto trovare pronto a salire sul trenogiusto al momento giusto. Detto questo, oggi le chance degli azzurri sono riposte soprattutto nel terzetto composto da Peter Fill, Christof Innerhofer e Werner Heel, pur senza dimenticare che alla gara parteciperà anche Stefan Thanei. I nostri stanno tutti bene: Heel e Fill hanno forse più chance in discesa, ma è inutile mettere limiti alla provvidenza. A inizio stagione proprio Heel vinse un superG che nessuno si aspettava e allora tanto vale sognare a occhi aperti, senza farsi adombrare dall'esordio negativo di ieri con le ragazze. Di sicuro, chi non si farà tanti problemi mentali è Innerhofer, il vero uomo nuovo del nostro sci già capace quest'anno di vincere a Bormio e di fare un figurone a Kitzbuehel sulla pista da discesa per eccellenza. «Non ho nulla da perdere, la stagione è già stata splendida così», è il proclama di battaglia. Tra gli avversari - e sarebbe un peccato - potrebbe non esserci o comunque non essere al top il supercampione austriaco Hermann Maier: l'austriaco è influenzato e deciderà solo all'ultimo momento se partecipare o meno alla gara. Merita di esserci, è chiaro: con 24 vittorie nella specialità, e 36 anni sul groppone, Herminator è di gran lunga l'atleta che ha fatto del superG una sorta di terreno privato di caccia. Vicino al forfait anche il croato Ivica Kostelic - leader della classifica generale di Coppa del Mondo - per un dolore alla schiena. Per il resto, battaglia aperta: oltre ai discesisti puri (Cuche, Walchhofer, Defago), occhio logicamente a Miller e Svindal.

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