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Simeone per tornare a sognare

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A dispetto di tutta la bile che avevo in circolo, mi è parso uno dei più colossali abbagli in cui la Curva Nord potesse incorrere. Certo, Lotito ha molti torti, anche recenti. In particolare mi sembra che non sia riuscito a costruire tutt'attorno alla squadra un'organizzazione societaria funzionante: mancano un ds e un dirigente capaci di filtrare, smussare, mediare. Però di tutto lo si può accusare, secondo me, tranne che di essere tra i responsabili della catastrofe tecnica che sta distruggendo, oltre ai sogni di noi tifosi, quanto era stato fatto fino a metà novembre. Lui i giocatori buoni li ha comprati e non è colpa sua se più campioni ha a disposizione meno Delio Rossi sembra in grado di gestirli. Se un'accusa mi sento di fare al presidente, dunque, è soltanto quella di rimandare troppo una decisione che - vedrete - prima o poi sarà costretto a prendere. E di esitare, magari, per paura di dover pagare lo stipendio a due allenatori anziché a uno solo. Ecco perché il coro della Curva rischia di essere non soltanto ingiustificato ma anche controproducente: perché, ribaltando sul presidente i misfatti di tecnico e giocatori, finisce per diventare un comodo alibi per i veri colpevoli. Intendiamoci: credo che tutti i laziali, oltre a riconoscerne le qualità umane e professionali, debbano comunque gratitudine a Delio Rossi per quanto ha saputo fare in passato. Non c'è però dubbio, ormai, che le sue doti di condottiero siano inversamente proporzionali a quelle tecniche dei suoi giocatori, e che la sua già acclarata difficoltà a gestire i momenti bui sia degenerata in una vera e propria paralisi cerebrale. Per risvegliare la Lazio serve uno shock. Se poi fosse un laziale vero come il Cholo Simeone a darglielo... beh, la Nord contesterebbe ancora Lotito?

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