Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Nadal trionfa, Federer piange

default_image

  • a
  • a
  • a

Proprio quando si pensava che il duopolio che aveva caratterizzato le ultime stagioni tennistiche potesse essere messo in pericolo da protagonisti più giovani e più affamati, Nadal e Federer non si sono limitati a riaffermare la loro superiorità ma hanno giocato in finale una partita che in alcuni momenti ha messo in discussione la qualità, che era sembrata ineguagliabile della famosa sfida giocata da loro a Wimbledon nel luglio dell'anno scorso. Per superarla, alla partita di ieri sono mancate le emozioni di un quinto set indimenticabile concluso quando a Londra ormai mancavano pochi minuti di visibilità. Questa volta invece , nella magnifica serata di Melbourne il pubblico avrebbe volentieri accettato che la partita si allungasse dal momento che anche qui non si gioca il tie-break nel set decisivo. È invece successo che mentre si temeva che Nadal potesse alla fine risentire della terribile fatica sostenuta per battere in semifinale il connazionale Verdasco, è stato invece Federer a cedere. A rivedere il film della partita, durata 4 ore e 24 minuti, si può capire come sia stato decisivo un terzo set nel quale Federer ha sciupato sei palle break che avrebbero potuto essere decisive. Così probabilmente si spiegano le lacrime del campione svizzero durante la premiazione. Infatti non gli è bastato vincere alla grande il quarto set ma nel quinto gli sono mancate le energie, fisiche e nervose, un terreno sul quale Nadal si è confermato imbattibile. Nadal non aveva mai vinto un torneo dello slam sul cemento. Questo si aggiunge ai quattro conquistati al Roland Garros ed a quello vinto a Wimbledon l'anno scorso e naturalmente rinforza la posizione di Nadal cone primo giocatore del mondo. Detto questo bisogna riconoscere ai due protagonisti, di avere offerto uno spettacolo straordinario soprattutto nel secondo, nel terzo ed ancora nel quarto set. Nadal non solo si è confermato il più forte tennista del mondo ma ha offerto una prova di qualità atletiche, agonistiche ma anche tecniche. Il rovescio, ad esempio, che non era mai stato il suo colpo più forte gli ha dato alcuni punti probabilmente decisivi in alcune situazioni nelle quali Federer era probabilmente sicuro di avere già conquistato il punto. A Federer è rimasta la piccola soddisfazione di avere conquistato un punto di più del suo avversario, 174 a 173, un dato che conferma il grande equilibrio del confronto. La qualità del gioco non è stata subito straordinaria. Federer, che era stato in vantaggio per 4 a 2 nel primo set lo ha perso per un passaggio a vuoto che gli è costato un turno di servizio sul 5 pari. Quando finalmente lo svizzero ha cominciato a giocare il suo miglior tennis, Nadal gli è primasto a ruota. Federer ha comunque vinto il secondo set per 6-3 ma non è riuscito a uccidere la partita nel terzo quando ha sciupato tre palle break sul 4 pari ed altre tre sul 5 pari. Nel successivo tie-break c'è stato equilibrio fino al 3 pari poi Nadal ha infilato 4 punti consecutivi, l'ultimo consegnatogli da Federer con un doppio fallo. Nel quarto set il pubblico si è schierato per Federer, un po' perché lo considera un campione di casa ma soprattutto perché voleva che la partita si allungasse. Un Federer d'annata conquistava il quarto set ma nel quinto accusava improvvisamente la fatica mentre Nadal aveva completamente dimenticato le 5 ore e 14 minuti della maratona con Verdasco. Nel set decisivo Nadal è andato rapidamente 4 a 1, Federer ha tenuto un servizio con i colpi della disperazione poi si è arreso.

Dai blog