Bufera Lazio a Formello
Confronto civile, poi la contestazione nel momento in cui la squadra è scesa in campo per l'allenamento. Davanti all'ingresso principale del centro sportivo poche centinaia di tifosi, arrivati poco prima delle 15: tra i primi ad entrare Cristian Brocchi, risparmiato da critiche e discorsi. Ma la folla non è allo stesso modo clemente con Carrizo e Siviglia, indottrinati a dovere. Tra i sostenitori biancocelesti c'è delusione mista a rabbia, ne esce un affresco carico di rassegnazione. Qualcuno prova a stemperare la tensione scherzando con Berni, «Tommaso sei un fenomeno, sono 5 anni che non prendi neppure un gol» oppure con Matuzalem, bersagliato dalla sfortuna e dagli infortuni: «Stai sempre in ospedale, ma che lavori al San Camillo?». Al di là delle battute, c'è poco da scherzare: i tifosi aspettano Kolarov, reo - a detta dei presenti - di aver fatto un gesto poco nobile verso i tifosi della Tribuna Tevere in occasione della sfida di Coppa Italia col Torino. Poi arrivano alla spicciolata Rocchi, Dabo, Manfredini, Diakitè, Radu, Firmani e De Silvestri. Poi è la volta dell'allenatore Delio Rossi, con cui i tifosi hanno un confronto civile e schietto, arrivando a chiedere fin anche le dimissioni. «Io non scappo - ha risposto il tecnico ai suoi interlocutori - ho sempre affrontato ogni situazione, prendendomi sempre le mie responsabilità. Non sono qui per creare dei problemi, semmai per risolverli: il primo e unico responsabile di questo gruppo sono io, non dovete prendervela con i ragazzi, vi chiedo di rispettarli. la faccia ce la metto io, come ho sempre fatto». I tifosi lo ascoltano, rispondono, controbattono: vogliono carattere e dignità, chiedono una squadra pronta ad onorare sempre e comunque la maglia. Non chiedono lo scudetto. «Nessuno di noi ha mai detto di poter concorrere per il titolo - ha concluso il tecnico prima di entrare a Formello - forse qualcuno vi ha fatto credere che questo organico avrebbe potuto raggiungere traguardi impossibili». Contemporaneamente, il presidente Lotito, sulle frequenze di Radio Radio difende l'allenatore ribadendo la forza della squadra: «Questo organico è stato costruito per competere alla pari con tutte le altre formazioni. E' un periodo negativo, ma ho la convinzione che presto torneremo ad essere protagonisti».