Ecco il GP della Capitale

La sera del 12 febbraio infatti Maurizio Flammini, già inventore e patron della Superbike e deus ex machina dell'idea-Roma, mostrerà alla stampa i progetti di quello che nel 2011 potrebbe diventare il primo Gp della Capitale della Formula Uno moderna. Abbiamo provato a ipotizzare, in base a indizi, indiscrezioni e «spifferi» di varia natura, quale potrebbe essere il nuovo tracciato della Capitale che andrà in tutt'altra direzione rispetto a quello che era stato disegnato nel lontano 1984 e che naufragò per una serie illimitata di problemi. Il circuito si svilupperà in orizzontale (l'altro era un serpentone verticale) e avrà i connotati tecnici del tracciato «cittadino». La partenza e la zona paddock nascerà all'altezza degli impianti del Tre Fontane, da dove si snoderà un percorso che vuole assolutamente toccare i punti cardine dell'Eur (Palazzo della Civiltà e del Lavoro e palazzo delle esposizioni in primis) quartiere dove era stata ipotizzato anche il vecchio tracciato. Il nuovo circuito sarà lungo poco più di 4 chilometri e l'input dato ai «tecnici» che stanno proprio in questi giorni chiudendo il progetto, è quello di non toccare la via Cristoforo Colombo (sulla quale invece si articolava la gran parte del vecchio progetto) proprio per non incidere troppo sulla viabilità della città: che per quanto riguarda l'asse Sud passa al 97% proprio sulla via che spacca a metà l'Eur. Enorme la spesa attorno ai 150 milioni di euro, compeltamente coperta da sponsor tecnici esterni (quindi nessun aggravo per le casse della città), ma altrettanto incredibile l'indotto che arriverà alla Città Eterna dalla nuova idea: qualcosa che si aggira sui 500 milioni per il primo anno che potrebbe arrivare addirittura a 700 in quelli successivi. Sfida che andrà a cozzare, non tanto con Monza, della quale Roma non è alternativa, ma con le altre grandi capitali europee che sognano da anni un evento così: Parigi su tutte. Vincere un'altra finale con i francesi non sarebbe niente male.